
Il crollo dei livelli occupazionali non subisce rallentamenti; tra i giovani e al Sud una condizione drammatica sta facendo precipitare la società nel baratro della disperazione: settori produttivi azzerati, famiglie sul lastrico, piccola economia bloccata e ritorno massiccio dell’emigrazione. Il problema degli sfratti, delle aste pubbliche di case e beni appartenenti a persone indebitate con il fisco, della crescente povertà, si scontra con una corruzione sempre più selvaggia ai livelli alti (grandi opere) come a quelli bassi (assessorati vari) e con le difficoltà da parte dei comuni di far fronte alle esigenze primarie delle comunità. A far da contorno, i flussi migratori dall’Africa, veri e propri drammi nel dramma, tra incapacità a gestirli e il clima da emergenza utile a spillare soldi, militarizzare, senza risolvere il problema dei richiedenti asilo e dei migranti.
Tra il mondo politico e la società reale c’è una spaccatura profonda – di cui non saremo certo noi anarchici a lamentarci – che dimostra la parassitarietà dei primi e le loro responsabilità. Ogni provvedimento, spacciato per soluzione, non fa altro che ingigantire i problemi e sbilanciare ancora di più la situazione a favore dei ricchi, delle banche, dei ceti dirigenti e delle varie caste, dagli 80 euro di Renzi assorbiti abbondantemente dal prelievo fiscale sulla casa, al job act, ennesimo colpo di scure ai residui diritti dei lavoratori, regalo ai padroni di tutte le risme.

Gli attacchi altrettanto forti al movimento di lotta per la casa e alle tante conflittualità territoriali rendono più chiaro il quadro in cui il renzusconismo vuol ricacciare il paese; richiedono pertanto uno sforzo supplementare da parte di tutti gli attivisti, le realtà di lotta e di resistenza, i movimenti di base d’ogni tipo (sindacali, culturali, ambientalisti…), ad aprirsi l’un l’altro, senza rinunciare alle specificità, ma mettendole al servizio di uno scopo comune, per costruire un fronte unitario e compatto che apra una vertenza generale sulla libertà e sul futuro di tutti noi.