Il partito trasversale della Crescita
ce l'ha fatta, ha portato in Italia le Olimpiadi che in tutto il resto del mondo
nessuno voleva.
Applausi e popopo, oggi riempiono
le televisioni e sono tutti dalla stessa parte: una grande opportunità per il paese,
un grande lavoro di squadra ecc… ecc…
Non importa che siano del PD o della
Lega, di Forza Italia, che siano tecnici o politici, tutti sono entusiasti, tranne
i 5stelle, ma non perché trovino folle l'idea di portare altre olimpiadi in Italia,
ma perché rosicano che non sia andata come avrebbero voluto loro.
Siamo già partiti dunque con il mito
e l'immaginario olimpionico che si accosta al successo dei colonnelli della Lega
del nord, i Giorgetti, gli Zaia, i Fontana. Un grande racconto su cui rifondare
un po' di coesione sociale in questo paese. Già si vede da lontano, ma perché non
fissarlo in costituzione? "L'Italia è una repubblica democratica, fondata sulle
olimpiadi". D'altronde secondo questi le olimpiadi portano lavoro, per cui
le proprietà transitive fanno il resto.
Il motivo di tutta questa ansia di
mostrarsi entusiasti è che sanno benissimo quali sono le conseguenze negative di
un grande evento come quello olimpionico. Decine di studi provano che le Olimpiadi
provocano debito, cementificazione e ulteriori disuguaglianze sui territori su cui
si abbattono. Ogni Olimpiade finora ha portato a uno sforamento dello stanziamento
iniziale di fondi con una mediana dell'83% per i giochi estivi e del 118% per quelli
invernali. E dunque perché farle? Perché si riempiono le tasche di un ceto imprenditoriale
parassitario e avido, base sociale della Lega e del PD, che attraverso grandi eventi
come questi riceve direttamente un trasbordo di denaro pubblico nelle sue casse.
Gli effetti in termini di colatura della ricchezza sul territorio e sui ceti più
poveri sono quasi nulli, ma invece quello dell'indebitamento delle istituzioni pubbliche
è enorme se si considerano i conseguenti tagli ai servizi e al welfare.
Il costo stimato secondo i dati ufficiali
per il momento delle Olimpiadi del 2026 di Cortina e Milano è di 1,2 miliardi, di
cui 900 milioni verrebbero coperti dal CIO e altri 300 da dividere tra i Comuni
e le Regioni interessate dall'evento. A questi sarebbero da aggiungere 415 milioni
solo per costi di sicurezza.
Spese che appaiono ovviamente piuttosto
ottimistiche considerando la cantieristica all'italiana, ma non solo: la scelta
di una location diffusa sul territorio potrebbe portare a un incredibile aumento
dei costi di trasporto e dell'inquinamento.
Le entrate previste di imposte nette
per lo Stato dovrebbero essere intorno a poco meno di duecento milioni, ma senza
considerare i 300 milioni spesi da Comuni e Regioni di cui sopra.
Ciò che più fa riflettere di questa
vicenda è che proprio mentre si discute di debito pubblico e ricontrattazioni con
l'Europa, proprio mentre la Lega fa il muso duro per pretendere maggiore flessibilità
e il PD invece si accosta al rigore europeo, proprio in questo momento si decide
di sperperare ulteriore denaro, di produrre altro debito, di consegnare risorse
ai privati e aprire una nuova mangiatoia per i soggetti più svariati. E' connaturato
al modello dei grandi eventi e del turismo predatorio il fatto che si allarghi ulteriormente
la forbice della disuguaglianza sociale, tutto ciò per fare un costoso regalo agli
imprenditori leghisti.