..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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giovedì 21 settembre 2017

Il diritto di proprietà

Il diritto di proprietà è un ostacolo al progresso, è un nemico del benessere dell’uomo, è una sorgente di vizi, di discordie, di delitti, di usure; è una istituzione divenuta incompatibile con i bisogni, con le idee e coi sentimenti della nostra epoca.
In virtù di questo diritto pochi individui hanno sequestrato e usurato tutti i benefici della civiltà. Pochi capitalisti tassano a loro piacere il lavoro. A misura che aumenta la popolazione e i bisogni dell’umanità, essi aumentano le loro pretese, elevano le loro rendite e i loro profitti, ed accrescono il valore della loro proprietà e dei loro capitali.
Questo valore deriva interamente da fatti e condizioni estranee ed indipendenti dal merito dei proprietari e capitalisti, esso è opera e creazione della società. E perciò alla società tutta quanta, non a pochi monopolisti, dovrebbero appartenere la terra e i capitali. Gli strumenti di lavoro spettano ai lavoratori associati. La proprietà individuale deve essere abolita, deve succedere la proprietà comune o societaria.
Noi anarchici sosteniamo che l’interesse dei più deve prevalere all’ingordigia dei pochi; e in nome dei diritti dell’umanità intera a vivere, a lavorare, a godere del frutto del lavoro, ad istruirsi, ad educare i nostri figli, ad avere il pane assicurato per la nostra vecchiaia, a non essere schiavi e succubi di nessuno, combattiamo il cosiddetto diritto di proprietà.