L'anarchia, «è
un'aspirazione umana, che non è fondata sopra nessuna vera o supposta necessità
naturale, e che potrà realizzarsi secondo la volontà umana». Questa
«aspirazione umana» si pone oltre ogni valenza razionale e teoretica perché
deriva da «un sentimento, che è la molla motrice di tutti i sinceri riformatori
sociali, e senza del quale il nostro anarchismo sarebbe una menzogna o un non
senso. Questo sentimento è l'amore degli uomini, è il fatto di soffrire delle
sofferenze altrui».
«Per spirito
anarchico intendo quel sentimento largamente umano che aspira al bene di tutti,
alla libertà ed alla giustizia per tutti, alla solidarietà ed all'amore fra tutti».
Detto in altri
termini, l'anarchismo è prima di tutto un'etica che va al di là di ogni
spiegazione razionale perché «è nato dalla rivolta morale contro le ingiustizie
sociali». In quanto aspirazione umana verso la libertà universale, si pone
oltre la necessità naturale, come ogni altra necessità storica o scientifica.
L'anarchia infatti è una costruzione culturale e il concetto di libertà ne è la
massima espressione, nel senso che testimonia la valenza tutta precaria e
volontaria di tale conquista: «la libertà non si conquista e non si conserva se
non attraverso lotte faticose e sacrifici crudeli, la libertà piena e completa
è certamente la conquista essenziale, perché è la consacrazione della dignità
umana».
In questo
concetto di libertà come conquista, Malatesta rivela una visione dicotomica tra
natura e cultura. La natura non è un luogo di armonia, bensì per molti versi un
elemento ostile all'uomo, per cui questi è tanto più libero quanto più riesce a
piegare le avversità esterne che lo circondano. Tale idea rivela il senso
perfettamente anarchico della libertà come termine ultimo della storia.
Infatti, l'uomo liberato dal principio di autorità, cioè l'uomo anarchico, «sta
al culmine, non all' origine dell' evoluzione umana».
«Tutta la vita
specificamente umana è lotta contro la natura esteriore, ed ogni progresso è
adattamento, è superamento di una legge naturale.
Il concetto
della libertà per tutti, che implica necessariamente il precetto che la libertà
dell'uno è limitata dalla eguale libertà dell'altro, è concetto umano; è
conquista, è vittoria, forse la più importante di tutte, dell'umanità contro la
natura».