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lunedì 15 ottobre 2012

Punx Torino le origini

Le prime iniziative del nostro sparuto gruppo di punks anarchici torinesi partono dall’esperienza di farci sentire, di farci sapere che esiste la voglia di essere “contro”, la voglia di comunicare/urlare, vestirsi fuori da tutti gli schemi conosciuti, pur restandoci nei limiti che il punk stesso ha in se.
Il primo volantino “ufficiale” risale al marzo 82, distribuito ad un concerto dei Tuxedomoon, contro i prezzi elevati dei concerti, ma soprattutto per “pubblicizzare” che i punks vogliono un posto, uno spazio autogestito. La nostra non era una proposta speranzosa o una speranza ingenua, sappiamo benissimo di non essere in grado di occupare qualche locale, ma l’importante è che la gente smettesse di pensare ai punks come fascistelli, dementi o altro. In quel periodo la scena punk era molto eterogenea e no era facile unire le esigenze di tutti. Si gestiva la discoteca per una sera la settimana, ci si trovava in giro, ma si aveva l’esigenza ormai di avere un lovale, un posto dove trovarci. La sede anarchica di via Ravenna era l’unica situazione disponibile che non ci facesse sentire “quelli che bisogna capire perché forse anche il punk ha qualche cosa di buono”.
Cominciamo a trovarci tutte le settimane alla fine del maggio 82 riusciamo ad organizzare il primo concerto autogestito “CONTRO LA DISPERAZIONE URBANA”, in un centro d’incontro a Torino. Fu questo il primo momento di comunicazione, la prima grossa uscita del punk politico nella nostra città,
con una discreta affluenza di pubblico. Fu anche un momento molto importante all’interno del nascente collettivo per prendere le distanze da chi il punk lo viveva esclusivamente in un modomusicale o come nuova moda. Le discussioni tra noi non mancavano e non è stato affatto facile raggllingere la compattezza che c’è ora. Venivamo da esperienze molto diverse e quasi nessuno da esperienze politiche precedenti.
Da allora le cose sono andate sempre meglio; sono stati organizzati cinque concerti autogestiti in meno di un anno che oltre a quello già citato, sono: “Punk oltre la musica” (19/9), “Punk contro Comiso” (12/11), “Concerto per l’Autogestione” (febbraio 83),”Contro il monopolio delle case discografiche”(23/4/83) e inoltre qualche fanzine (anche se nessuna ha avuto purtroppo seguito), alcuni demo-tapes, e una serie di volantini distribuiti per evitare di ghettizzarci, che vanno da una critica pubblica a Radio Flash ad una protesta contro l’aumento del biglietto ATM.
Attualmente il collettivo sta crescendo notevolmente, riuscendo a riunirci settimanalmente, non solo noi di Torino, ma anche dei punks che vivono nell’hinterland.
L’ultima iniziativa è stata la creazione di una etichetta indipendente, la “CONTROPRODUZIONI” per la quale sono uciti dei dischi di gruppi di Torino, chiaramente facenti parte del collettivo PUNX. I soldi per la realizzazione del rimo discho sono stati presi in gran parte dai concerto organizzati in precedenza, mentre il resto dal gruppo stesso che ha inciso. Con il ricavato della vendita è stato finanziato il disco successivo … e così via.
Abbiamo gusti, modi di essere, di suonare, di vivere giustamente diversi, ma questo non disturba molto. Non ci interessa far rinascere un “movimento”, ma di reagire, ognuno in modo strettamente personale, alla repressione fisica e psichica che ci perseguita anche al cesso.
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