..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione
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mercoledì 17 aprile 2019
L'impulso alla domesticazione
Gli uomini e le
donne hanno ceduto la loro spontaneità naturale, fatta di stimoli sensoriali
totali, permettendo ad una rete culturale (simbolica) di avvilupparci e di
indicarci come vivere e pensare. Infatti, "la cultura simbolica inibisce
la comunicazione umana bloccando o sopprimendo i canali della consapevolezza
sensoriale. La nostra esistenza sempre più tecnologica restringe notevolmente
il campo di ciò che è percepibile". La cultura simbolica ha operato in
modo radicale e progressivo nell'addomesticare i nostri sensi, disponendoli
secondo una logica gerarchica che privilegia la vista, quel senso che più degli
altri crea una distanza tra gli esseri e le cose, trasformando l'individuo in
uno spettatore: "La supremazia del visivo non è affatto accidentale: la
gratuita elevazione della vista nella gerarchia dei sensi non solo pone il
vedente al di fuori di ciò che vede, ma rende fondamentalmente possibile il
principio di controllo di dominio". L'udito, l'olfatto, il tatto
vengono isolati e sottomessi gerarchicamente alla vista, mentre le sensazioni
corporee più intime e profonde vengono umiliate e sottovalutate: "Il vero
marchio di fabbrica della società moderna è la definitiva separazione
corpo/mente, ascritta all'idee di Cartesio. La grande ansia cartesiana, lo
spettro del caos intellettuale e morale, è stata risolta attraverso la
soppressione della dimensione sensuale e passionale dell'esistenza umana.
Ancora una volta, alla base della cultura troviamo l'impulso alla
domesticazione, la paura di non avere il controllo; un controllo che in questo
caso punta il dito contro i sensi, con spirito di vendetta".