Quel che è importante rilevare nei movimenti popolari
è la loro completa spontaneità. Il popolo obbedisce a un incitamento o ad una suggestione
che viene dal di fuori, oppure ha una ispirazione, una intuizione o una concezione
naturale? Ecco, nello studio delle rivoluzioni, quel che si potrebbe stabilire,
senza troppe pretese. Indubbiamente le idee che in qualsiasi epoca hanno agitato
le masse erano nate dapprima nel cervello di qualche pensatore; in fatto d'idee,
di opinioni, di credenze, di errori, la priorità non è mai stata delle moltitudini,
e oggi non potrebbe essere altrimenti. In ogni atto dello spirito la priorità è
da attribuirsi all'individualità; il rapporto dei termini lo descrive. Ma c'è una
bella differenza tra questo e il fatto che qualsiasi pensiero che ispiri l'individuo
s'impossessi più tardi delle popolazioni; e non è neppur vero che le idee che entusiasmano
le popolazioni siano tutte giuste e utili; e diciamo appunto, che ciò che importa
soprattutto allo storico e filosofo è osservare come presso il popolo attecchiscano
certe idee anziché altre, vengano generalizzate, sviluppate a suo modo, come esso
ne faccia delle istituzioni e dei costumi che segue per tradizione, fino a che non
cadono nelle mani dei legislatori e dei giustizieri che ne fanno a loro volta degli
articoli di legge e delle regole per i tribunali.
La rivoluzione non è opera di nessuno.
Una Rivoluzione sociale come quella dell'89, che la democrazia
operaia porta avanti sotto i nostri occhi, è una trasformazione che avviene spontaneamente
nell'insieme e in ciascuna delle parti del corpo politico. È un sistema che si sostituisce
ad un altro, un nuovo organismo che prende il posto di una organizzazione decrepita.
Ma questa sostituzione non si opera in un attimo, come un uomo che si cambi d'abito
o di coccarda; non si attua all'ingiunzione di un maestro che abbia pronta la sua
teoria, e neppure per rivelazione. Una Rivoluzione veramente organica, prodotto
della vita universale, per quanto abbia i suoi messaggeri e i suoi esecutori, non
è veramente opera di nessuno.