..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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mercoledì 21 febbraio 2018

Vuoi vedere che l’astensionismo é attuale?

Anche questa logora legislatura italiana é giunta ormai alla fine. Cosi, per la gioia di alcuni e la noia di altri, il prossimo 4 marzo gli aventi diritto avranno di nuovo la possibilità di votare.
“Finalmente si andrà a votare e torni la voce al popolo", dicono le attuali opposizioni. Mai balla fu più colossale. Nonostante sia un rituale ormai sfiancato e sempre più depresso, continua ad essere gabellato per la massima partecipazione democratica. Ad onor del vero é invece un consunto mezzo per spingerci a scegliere chi ci deve comandare, una manfrina che viene riproposta con assillante spietatezza da tutte le forze in lizza, continuando a voler far illudere che chi vincerà sarà il popolo perché, dicono i partecipanti all'agone, avrà scelto un'altra volta.
In realtà, se proprio di scelta si vuol parlare, sarà solo l’occasione perché una minoranza che si autoproclama maggioranza possa scegliere chi dovrà governare per la durata della prossima legislatura, dimenticando che, come già a suo tempo aveva individuato Proudhon, essere governato vuol dire essere sottoposto in tantissimi aspetti della vita, rinunciando ad ogni vera autonomia decisionale. È per caso migliore chi riesce ad estorcere più consensi? Ha per caso ragione chi vince, solo perché ha vinto attraverso un gioco di deleghe di potere?
Date le esperienze poco invitanti in tal senso che la nostra storia ci ha propinato, queste favolette non dovrebbero più incantare. Non a caso cresce ogni volta il numero delle astensioni, delle schede nulle e di quelle bianche. Coloro che hanno capito che non conteranno comunque sono ormai la maggioranza della popolazione, alcuni perfino consapevoli che partecipare al voto vuol dire soprattutto essere complici di un sistema politico ingannatore e autoritario. Le percentuali di voto su cui vengono fatti i governi non sono altro che l’espressione di una minoranza la quale, compiendo un atto di grande autoritarismo politico imporrà le proprie decisioni anche a chi a buon diritto ha deciso di astenersi.