..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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sabato 13 settembre 2025

Una comunità di lotta

 

Il cittadinismo è l’ideologia che meglio si adatta agli agglomerati urbani, dato che non ha realmente bisogno di uno spazio pubblico per riprodursi, ma di qualcosa che gli assomigli, una sorta di spazio formale e simbolico in cui rappresentare un dibattito apparente. Affinché possa aver luogo un dibattito reale deve esistere un pubblico reale, una comunità di lotta; ma una comunità di questo tipo – un soggetto collettivo – è tutto il contrario di un’assemblea cittadinista, aggregazione volatile di individualità mutilate che imita i gesti della discussione diretta senza per questo andare a finire nella direzione richiesta, dato che evita accuratamente il rischio sfuggendo il combattimento. Le sue battaglie non sono che semplice chiasso e il suo eroismo nient’altro che una posa. Una comunità di lotta – una forza sociale storica – può formarsi solo a partire da una volontà cosciente di separazione, da uno sforzo disertore figlio dell’opposizione totale al sistema capitalista o, che è lo stesso, dalla messa in discussione radicale dello stile di vita industriale, cioè dalla rottura con la società urbana. Disoccupazione giovanile o tagli del budget, il punto di partenza non ha molta importanza se gli animi che si scaldano vanno tutti nella stessa direzione; la cosa più importante è la conquista di un’autonomia sufficiente per discostarsi dai canali stabiliti andando al fondo della questione – la libertà – senza mediatori “responsabili” né tutori vigilanti. E ciò non si ottiene che prendendo chiaramente le distanze dalla fazione del dominio e preparandosi a una lotta lunga e ardua contro di esso.