..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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mercoledì 12 luglio 2017

Al di la'

La quotidianità circoscrive il nostro campo visivo, l'aleggiare dei nostri pensieri e il pulsare dei nostri sensi. Il fluire selvaggio dell'io viene incanalato nell'alveo cementificato della società divenuta organismo putrescente affetto dalla patologia autoconsumistica. Nel gorgo della produzione e della distruzione il presente diviene la prigione perfetta della prevedibilità del vivere. Così l'umana genìa non abbisogna di alacri carcerieri perché preferisce rimanere all'interno del “rassicurante” recinto della mistificazione storica. Anche l'incedere del tempo è regolato da ritmi artificiali, programmati dalle logiche del capitale. In questo circuito produttivistico, l'istintivo desiderio di libertà illanguidisce miseramente.
Nella giostra dell'automatismo si spegne la fiamma dell'intelletto, si contraggono i marosi dell'immaginazione, si smorza la sete della conoscenza. Nel deperimento di queste facoltà il dominio si rafforza sempre di più e perfeziona il controllo sull'umanità. Al contempo la rassegnazione, il disorientamento e l'ignoranza alimentano il millenario servilismo volontario.
Invece possedere e sviluppare la capacità di pensare ad un'altra esistenza è l'imprescindibile premessa per varcare ogni barriera, ogni forma di muro. La forza dell'immaginazione che coincide spesso con il desiderio profondo di emancipazione ci aiuta a oltrepassare ogni argine, ad andare al di là del confine che la multiformità del potere ci impone. L'atto del valicare fa sì che il possibile si realizzi nell'oggi e che il sogno si modelli nella materia pulsante del presente. Lo slancio che ci proietta nell'oltre è fondamentalmente l'energia inarrestabile della creatività, la sostanza esplosiva più efficace e imprevedibile, in grado di annientare il dominio ed espandersi all'infinito nella libertà.