..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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giovedì 27 luglio 2017

Le radici e il muro

“Giacché, la rivolta proclamata dall'anarchismo contro tutto ciò ch'è convenzionale ipocrisia ed artificiosa menzogna, in origine non è che l 'istintiva reazione della natura contro tutto ciò che tende ad insidiare il suo libero e completo svolgimento. Ed è solo dal grido disperato della Natura vilipesa, oltraggiata, calunniata e mortificata, che l'anarchismo è sorto.
Egli è sorto precisamente là dove è sorto il primo dolore umano ed il desiderio primo di umana gioia!”
Renzo Novatore
Fin dalle sue origini il dominio circoscrive la terra e il vivente sottoposti al suo sfruttamento con recinti e mura che con il tempo sono diventati ampie muraglie e fortilizi.
Poi le ossessioni del comando e del controllo hanno aumentato questa mania divisoria frazionando gli spazi espropriati, circondando i popoli e gli individui con mattoni e fili spinati. Adesso il linea é spesso invisibile perché formato dalla onnipresente tecnologia che scruta parossisticamente la nostra esistenza.
A questo si unisce la vasta e ottusa “cultura” del consenso alimentata incessantemente dai pregiudizi e dai luoghi comuni. Mentalità autoritaria che erige con ritmo industriale prigioni dalle pareti invalicabili.
In questo contesto l'individuo viene sovente frantumato in tante alterità che lo trasformano in un malleabile burattino nelle mani del potere. Al di sopra di tutti (e di tutto) si staglia maestosa la fortezza aurea dove risiedono i grandi criminali del pianeta che danzano sorridenti sui corpi insanguinati delle loro innumerevoli vittime.
Nelle stanze sfarzose del Castello questi predoni e assassini, sovrani degli stati e del capitale, si illudono di vivere un'eterna infallibilità impertinente e cialtrona. Narcotizzati da questa aura autoreferenziale ignorano il respiro del vivente.
Non sentono la voce della terra che opprimono con ogni mezzo. Non vedono le infinite radici nel suolo, robuste fondamenta di piante che si protendono verso il cielo in uno slancio vitale esplosivo.
l signori del pianeta irridono l'energia indomita del seme che a nei luoghi più volte nasce impervi.
Un seme che si trasforma nel fiore solitario dalle sottili radici capaci infine di demolire le robuste mura del dominio.