In questo modo stiamo man mano perdendo l’utilizzo di
funzioni vitali. Forse non ce ne rendiamo conto, ma nel mondo civilizzato abbiamo
perso l’uso dei piedi. Se ci togliamo le scarpe non siamo più in grado di muoverci
… Forse non ce ne rendiamo conto, ma nel mondo civilizzato non siamo più in grado
di provvedere autonomamente alla nostra sussistenza: non riusciamo più a riconoscere
una pozza d’acqua potabile da una inquinata; non riusciamo più a distinguere un
fungo velenoso da uno commestibile; non siamo più in grado di proteggerci dal freddo,
di difenderci da soli, di riconoscere bacche, radici e altri vegetali indispensabili
al nostro nutrimento … Siamo insomma diventati dei disabili. Nel mondo civilizzato
siamo come dei polli in batteria: se si interrompe il flusso di mangime lo scenario
è il collasso. E tanto più diventeremo dipendenti dal flusso di mangime, quanto
più saremo costretti ad accettare le decisioni, le regole, gli abusi e le restrizioni
di chi controlla e gestisce questo flusso. In altre parole tanto più diventeremo
dipendenti dai ritrovati della tecnologia, dai diktat dell’economia, dalle astrazioni
simboliche della cultura, dai processi controllati dalla Paura politica e dai principi
strangolanti del Dominio, quanto più ci allontaneremo dalla capacità anche solo
di immaginarlo un mondo diverso … A forza di artificializzarci silenziosamente,
di separarci con leggerezza dalla vita vissuta, di recitare la parte dei polli in
batteria subordinando la realtà reale a quella virtuale, arriveremo a perdere anche
solo la capacità di immaginarlo un mondo naturale nel quale tornare a vivere.
..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione