Rinomata personalità della storia della geografia e del
pensiero politico, Elisée Reclus dovrebbe essere studiato come un pensatore vivente,
in quanto promotore di idee estremamente attuali. In primo luogo il geografo può
essere definito come il primo grande “teorico dell’ecologia sociale”, avendo trasformato
la geografia sociale in una complessiva visione del mondo, che individua gli stretti
legami esistenti fra società e ambiente naturale. La sua opera precorre i tempi
nell’analisi di diverse questioni ecologiche, come la deforestazione, la distruzione
del paesaggio, gli abusi dell’agricoltura industrializzata e il bisogno di una ricostituzione
ecologica dell’ambiente. Altrettanto pionieristica è la sua politica ecologica,
che lega la soluzione di problemi sociali ed ecologici alla necessità di una radicale
trasformazione politica ed economica della società. Reclus ci offre inoltre una
delle più complete analisi del problema del dominio nella storia del pensiero politico,
anticipando i risultati di studi successivi. Le sue convinzioni scaturiscono da
una filosofia della storia sottile e dialettica, che cerca di svelare sia gli elementi
di progresso sia quelli regressivi di ogni processo storico. Secondo Reclus ci si
muove verso una società libera e solidale, basata sull’amore per l’umanità, per
gli altri esseri viventi e per l’intero mondo naturale. Questa visione anarchica
esprime una prospettiva morale che prefigura sotto molti aspetti l’etica della cura
ed enfatizza l’importanza della trasformazione individuale per un più profondo cambiamento
della società.
..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione