Un sole estivo per una bella giornata
d’autunno ha accolto gli antimilitaristi che si sono incontrati ai giardini
(ir)reali di Torino per la giornata dei “Senzapatria”. Banchetti informativi,
tanti striscioni, cibo e bevande, un’assemblea e, in serata, il concerto dei
Fasti e degli N.N. sono stati gli ingredienti di un’iniziativa che ha avuto il
suo fulcro nel confronto sull’urgenza di un’azione antimilitarista diffusa sui
territori, che sappia inceppare il motore del militarismo.

Nell’assemblea svoltasi nel pomeriggio i
vari interventi hanno messo in luce l’intima connessione semantica e materiale
di un’agire politico che fa della guerra – quella interna non meno di quella
esterna – l’orizzonte “normale” della nostra epoca.
Dall’assemblea è scaturita la necessità
di infittire il lavoro informativo e, nel contempo, moltiplicare le iniziative
di contrasto della militarizzazione, che si concreta nella presenza dei
militari per le nostre strade, nei CIE, nei quartieri popolari, nelle
discariche, a Chiomonte come a Kabul. Gli stessi interventi di riqualificazione
urbana si sostanziano nell’espulsione violenta dei soggetti considerati
indesiderabili. Primi tra tutti i poveri, gli oppositori sociali, coloro che
rifiutano il feticcio della proprietà privata, che si oppongono alla
trasformazione dei luoghi pubblici in posti dove ogni forma di socialità è
mediata dal denaro.

La propaganda di guerra il prossimo mese
di alimenterà delle celebrazioni per il centesimo anniversario della “vittoria”
nella Prima Guerra mondiale.
Il mese di ottobre sarà occasione per
moltiplicare le iniziative antimilitariste sul nostro territorio, con
proiezioni, serate informative, azioni di lotta. Le giornate dal 31 ottobre al
4 novembre ne saranno il fulcro. Il primo novembre ci sarà la giornata dei
disertori.