..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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domenica 3 maggio 2015

La violenza di piazza è una reazione alla violenza del sistema

Va chiarito una volta per tutte: la tanto stigmatizzata violenza di piazza di manifestanti, studenti, lavoratori, disoccupati, terremotati, cittadini pieni di immondizia, ecc... è sempre e solo una reAzione alla violenza (fisica, economica, sociale, culturale, psicologica ed esistenziale) del Sistema.
Quale Sistema? Quello che consente a due schieramenti politici falsamente alternativi (i cosiddetti centrodestra e centrosinistra) di governare in difesa dei poteri forti e contro gli interessi dei lavoratori e delle famiglie; quello che considera più grave il lancio di un sanpietrino rispetto ai milioni di disoccupati e precari che non riescono ad arrivare a fine mese; quello che viene incontro alle richieste dei vari Marchionne di turno ed ignora puntualmente quelle degli anonimi lavoratori; quello che non dà risalto alle manifestazioni di protesta dei cittadini solo se queste sfociano in atti di vandalismo e violenza.
E le forze dell'ordine, loro malgrado, sono i difensori del Sistema, quindi sono avversari di chi contrasta il Sistema. E le forze dell'ordine difendono un Sistema che li sfrutta, li umilia, e li fa odiare da tanta gente.
Io dico che atti di vandalismo o violenza sono da intendersi come CONSEGUENZA della violenza che il Sistema produce su ognuno di noi quotidianamente, in ogni aspetto della nostra vita individuale e comunitaria.
Se non ci fossero i politicanti corrotti che pensano solo alla loro poltrona e al loro vitalizio, se non ci fossero spese assurde e inutili tipo TAV, EXPO ecc. e questi soldi fossero investiti per ristrutturare scuole e ospedali, se la ricchezza mondiale fosse equamente divisa per tutti gli abitanti del pianeta, non avrebbero modo di esistere i Black Bloc e non ci sarebbe alcuna violenza di piazza.
Non voglio sentire i soliti "buonisti" pronti a solidarizzare con le forze dell'ordine e a criticare i manifestanti. Vogliamo sentire qualcuno che, indipendentemente dai risvolti pacifici e/o violenti dei cortei, focalizzi l'attenzioni sulle RAGIONI che spingono migliaia di persone a scendere in piazza a manifestare.
Detto in parole povere: sono stanco di sentire critiche su COME si manifesta, ma voglio sentire pareri sul PERCHÈ si manifesta.