..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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sabato 29 agosto 2015

Bresci è condannato

Bresci è condannato. È condannato senza essere stato ascoltato, senza essere stato difeso, senza essere stato giudicato. La commedia giudiziaria che serve come epilogo al dramma di Monza non è che un argomento di più in favore delle dottrine rivoluzionarie, un’arma nuova e terribile contro le istituzioni ipocrite e barbare.
Bresci è condannato. Domani sarà in una cella lunga due metri, larga uno, con la catena ai piedi. Fra un anno sarà pazzo, ed è possibile sperare che prima di dieci anni sarà morto. Ma fin d’ora la monarchia italiana sembra salva e si respira al Quirinale. […] Si oserebbe forse pensare che la condanna di Milano cancellerà il ricordo dei massacri di Sicilia, delle fucilate di Milano, della miseria di un popolo, che a quattro leghe da Roma deve pascersi d’erba per non morire di fame? La scomparsa di un vinto non è che un incidente mediocre della lotta di tutta una nazione contro un regime di fango e sangue.
La Corte di Milano ha pronunciato. Bresci è al bagno e Umberto al Pantheon. La lotta continua.
 Da “L’Aurora” del 30 agosto 1900