
Nel 1857 Carlo
Pisacane, Battistino Falcone, Giovanni Nicotera ed una ventina di rivoluzionari
sequestrarono un piroscafo, assaltarono il carcere di Ponza, liberarono
trecento detenuti, ripartirono per il Cilento e tentarono un'insurrezione che
finì malissimo. Pisacane e Falcone vengono praticamente fatti a pezzi, mentre
Nicotera si prende tre accettate in testa, gli sparano ad una mano e viene
preso a picconate tanto da estrargli l'ombellico, come scrisse un medico.
Venti anni dopo
un gruppo di anarchici issò la bandiera rossa e nera sui palazzi del governo di
Letino e Gallo Matese e finirono diritto diritto in tribunale. Silvia Pisacane,
figlia di Carlo, intercede per loro cercando aiuto nel padre adottivo, quel Nicotera
che si salvò per un pelo nell'insurrezione del Cilento. Nicotera può aiutarli
perché venti anni prima era un rivoluzionario, ma ora ė il ministro degli
Interni.
Ė proprio a lui
oltre che a Depretis, Crispi e Cairoli si rivolgono gli internazinalisti della
banda del Matese. Vogliono il processo politico e cercano negli ex
rivoluzionari una sponda. Invece verranno processati come cospiratori e si
salveranno per la difesa dell'avvocato Francesco Saverio Merlino e anche per la
morte di un re, quel Vittorio Emanuele che per i libri di storia aveva fatto
l'Italia, ma si era dimenticato di cambiarsi il nome, così il primo sovrano del
regno unito si chiamò "secondo".
Dopo di lui salì
sul trono Umberto primo che proclamò l'amnistia e contribuì a far uscire di galera
anche gli anarchici senza sapere che sarebbe stato proprio un anarchico, una
ventina di anni dopo, ad attraversare l'oceano per andargli a sparare. E sarà
di nuovo l'avvocato Merlino a difenderlo in tribunale.

Non so quanto uno storico potrebbe ritenere che questo post possa essere di supporto ad una teoria seria, ma mi piace pensare che Bresci abbia voluto dare il suo contributo ad una lunga rivoluzione sognata dai ragazzini e tradita dai vecchi. E l'abbia fatto con una curiosa leggerezza che è anarchica e giovanile allo stesso tempo, l'unico slancio che può spingere un tessitore toscano a tornarsene dal New Jersey con una pistola ed una macchina fotografica non per immortalare il re, ma per vederlo morto.