Premesso e stabilito ben chiaramente che
la rivoluzione anarchica (rivoluzione per eccellenza di proletari, fatta da proletari
all’infuori della direttiva di pretesi capi partito) , non può consistere nel
rovesciamento di un Governo ma che deve mirare e sfasciare la complessa macchina
dello Stato (burocrazia, organismi politici, leggi, esercito, ecc, ecc,). Il
Kropotkin aggiunge che il primo atto della rivoluzione sarà la presa di possesso da parte del popolo di
tutta la ricchezza sociale. Sarebbe assurdo pensare di prevedere a tavolino
la direzione che essa potrà prendere, la quale dipenderà dalle circostanze. Il
problema che la rivoluzione dovrà risolvere (sotto pena di fallire) è
“immenso”. Si tratta infatti di abolire
per sempre “lo sfruttamento dell’Uomo”.
Non c’è che un mezzo per arrivarvi: l’Espropriaione. Come effettuarla?
In un modo molto semplice: basta che il
popolo insorto si impadronisca della terra, dei mezzi di lavoro e di tutte le
derrate, e si organizzi così da metterle alla portata di tutti coloro “che ne
hanno bisogno”.
Occorre, in altre parole, assicurarsi
che a nessuno rimanga tanto da poter sfruttare il proprio simile … Il resto
verrà da se.