..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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domenica 13 novembre 2016

La Chiesa sfrutta e opprime l’uomo

Del sentimento religioso si fa strumento la Chiesa per opprimere l’uomo; le Chiese hanno bisogno del dogma per elevare sull'umanità quella potente macchina di oppressione, che, affiancata sempre dallo Stato, ci dà come risultato la dominazione e lo sfruttamento dell'uomo su l'uomo.
Che l'idea d'un Dio abbia servito allo scopo di mantenimento di privilegi, di autorità e di proprietà, è fatto storicamente provato.
Che cosa è stato, e che cosa è Dio nel campo sociale?
È stato ed è «l'essere» in nome del quale si eressero sette parassitarie, a sostegno di tutte le altre classi di tiranni e di parassiti!
È stato, ed è il fantasma, in nome ed in onore del quale furono sprecate una quantità di energie umane, erigendo a lui miliardi di campanili, di cupole d'oro, di altari scintillanti... mentre a fianco di queste immense ricchezze, tanti e tanti uomini, restavano e restano senza pane e senza tetto!
È stato, ed è, questo Dio, il fantasma per cui una gran parte dell'attività umana si perde nella contemplazione, nella preghiera, nelle opere inutili... onoranti questo supposto creatore dell'universo; e mantenenti un numero smisurato di «impiegati delle fedi», che fra tutte, occupano attualmente qualche milione di parassiti in tutto il mondo!
La Chiesa trasforma i suoi praticanti in fanatici, intolleranti, disumani verso chi non crede, o crede in un altro Dio. Allora questi esseri comporranno nel Medio Evo i cortei che cantano alleluja! attorno al rogo su cui la Chiesa fa ardere vivo «l'eretico, la strega, l'indemoniato, la posseduta».
La Chiesa farà quindi dei suoi credenti il suo esercito di dominazione: se ne varrà per mantenere le tenebre nel mondo; per condannare la vita, l'amore, la bellezza, il pensiero e il lavoro.
Il lavoro, infatti, è una pena ed è un castigo, secondo la Bibbia. Il castigo imposto all'uomo, allorché là, nel famoso paradiso terrestre, dove tutto era luce, colore, armonia, riposo, l'uomo osò disubbidire a Dio: l'uomo volle indagare; l'uomo volle sapere mangiando il frutto dell'albero proibito.
Il pensiero, dunque, è un peccato. Adamo ed Eva dovevano ignorare: vivere ravvolti nelle tenebre più profonde.
«Lo stato di innocenza» di cui vi parlano i preti, è lo stato di ignoranza: meglio ancora: di imbecillità. L'uomo scemo... ecco l'ideale dell'uomo secondo Dio!
La Bibbia è diabolicamente... simbolica! ...Quando essa fa intervenire Dio, ad impedire il lavoro nella «Torre di Babele» colla confusione delle lingue, essa vuol significare che l'uomo non deve innalzarsi; non deve elevare la fronte in alto, se non ad occhi chiusi, unicamente per pregare: non mai per investigare i fenomeni della natura e della vita.
Si comprende così la condanna di Galileo Galilei, che l'universo guarda come un medico guarda il corpo del malato; come un geologo guarda alle stratificazioni della terra; come un fisico esamina la materia.
La religione è la condanna del progresso: Il progresso, essa dice, deve solo cercarsi «per grazia e per dono divino».
«Tu, uomo, lavorerai con gran sudore» dice il vecchio testamento.
E allora è naturale... è naturale allora che gli unti dal signore non lavorino affatto. Ma debbono invece lavorare gli uomini, i condannati. E se essi sapranno espiare con una vita orrida di miserie, il loro peccato, avranno di certo il Paradiso... Ma se, invece, si ribelleranno... saranno, dopo morti, precipitati fra le fiamme dell'inferno! Il mondo così concepito è una notte tenebrosa.
Conventi; chiese; inginocchiatoi; preghiere; ignoranza grassa e beata! Miracoli; paure; streghe e terribili diavoli dappertutto... sempre pronti a circondare l'uomo, a seguirlo... dalla nascita alla morte, per... «indurlo in tentazione!». Ma il diavolo che contende l'anima dell'uomo a Dio, altro non è che la ragione: la ragione che esige e vuole i suoi diritti di critica, e di libera indagine. Altro non è che la ribellione umana contro tutto quanto è tenebre ed oppressione. Ribellione contro tutte le Chiese.
Si intensifichi intanto la guerra alla religione, alle religioni; e non si speri mai che vi sia uno Stato che ci aiuti in questa umanissima opera di demolizione.
Lo Stato sarà sempre a fianco della Chiesa, come questa sarà al fianco di lui, per la reazione spietata contro i progressi indipendenti del pensiero; per la reazione selvaggia contro la rivoluzione.