Siamo solidali con i compagni e le
compagne dell’Asilo Occupato sgomberato. In città è calato un pesante clima di repressione:
alle prime luci dell’alba di ieri la polizia ha fatto irruzione in via Alessandria
e nella Casa occupata di corso Giulio Cesare, per eseguire diversi arresti e per
sgomberare l’Asilo.
Celerini giunti da ogni parte d’Italia,
un intero quartiere militarizzato e chiuso dalla poliziasono gli ingredienti di
un attacco frontale a una storica esperienza di autogestione in città, un’alternativa
reale all’abbandono e alla speculazione capitalista, alle logiche della competizione
e della sopraffazione. L’operazione poliziesca, condotta dalla questura di Torino
con particolare violenza, è il frutto maturo del “decreto sicurezza” e delle misure
liberticide del governo 5Stelle-Lega. Nel nome della legalità, della sicurezza e
del “decoro” si intende consolidare l’ordine autoritario colpendo a fondo le condizioni
di vita degli oppressi e degli sfruttati.
L’accusa di associazione sovversiva
è scattata contro decine di compagni, per sei dei quali la ben nota PM Pedrotta
ha chiesto ed ottenuto la detenzione in carcere. L’applicazionedell’articolo 270
del codice è un attacco alle lotte contro i CPR e contro l’intera macchina delle
espulsioni: ben chiara è la volontà di colpire chi non accetta l’ordine politico
e sociale in cui siamo forzati a vivere.
Di fronte a queste accuse siamo tutti
sovversivi. Tutti impegnati contro le prigioni per migranti e le deportazioni dei
senza carte.
Il Ministro dell’interno e la sindaca
Appendino non hanno perso l’occasione per dare aria alla bocca, congratulandosi
con la polizia per l’operazione repressiva nel cuore di Aurora. I media mainstream
sfoderano le loro armi migliori contribuendo al processo di criminalizzazione di
ogni forma di dissenso sociale.
Ora più che mai è fondamentale non
chinare la testa, continuare a battersi per la difesa e la riappropriazione degli
spazi sociali autogestiti e ribadire che i veri terroristi sono lo Stato e i suoi
cani da guardia.
Solidali con chi occupa, solidali
con chi lotta.
Liber* Tutt*!