
Cosa vuol dire oltrepassare la linea
della perfezione? Vuol dire che lo Stato distrugge i suoi equilibri e eccede
nella sua prerogativa principale che è quella di inghiottire ricchezze e cacare
leggi. E come fa lo Stato a ingozzarsi a tal punto da superare se stesso? Dalla
richiesta di pecunia e di sacrifici fatta al popolo, lo Stato è passato a
depauperare persino le milizie, cioè una parte fondamentale di se stesso,
quella parte che gli serve per difendersi dagli eventuali attacchi del popolo,
dalle rivoluzioni, dalle proteste. È autocannibalismo.
Le proteste della sbirraglia contro il
governo sono gli effetti di una bulimia statale che va oltre ogni
immaginazione. Quando mai s'è vista una polizia che protesta contro il governo?
Questo può succedere (ed è successo) solo quando le persone che indossano una
divisa gallonata si accorgono che il popolo ha
ragione, e ad esso si unisce per lottare
e per ottenere lo smantellamento del sistema. Quando uno Stato colpisce persino
la polizia, negandole ad esempio un salario decente, allora quello Stato deve
stare molto attento, quello Stato è gestito da persone malate. Ed ecco il
punto. A noi sembra del tutto normale che questo Stato sia giunto a far protestare
persino la polizia, i carabinieri, i vigili del fuoco... Ed è normale perché
chi detiene oggi il potere possiede un ego talmente sproporzionato da volerlo
espandere a dismisura, fino a mordere il proprio braccio armato. Siamo di
fronte ad una smania di potere inaudita, egocentrica, spasmodica e molto
pericolosa (anche per lo stesso Stato).
Dirò adesso qualcosa che può sembrare
sconvolgente: noi anarchici vogliamo bene allo Stato, soprattutto a questo
Stato, quello italiano attuale. Non siamo ammattiti, ragioniamo per paradosso,
è ovvio, il nostro è un “amore interessato”: più lo Stato è autoritario, più
l'anarchia vive, è presente e vibrante (la coscienza anarchica degli italiani
sta lievitando e non sapete quanto). Siamo contenti di questo Stato e del suo
disastro in atto, perché questi ultimi governi sta portando allo scoperto tutta
la schifezza, fa toccare con mano le ignobili prerogative dello Stato, della
gerarchia che compie violenza sulle fasce più deboli. È uno Stato che si
autodenuncia come mai è accaduto prima, questo è meraviglioso! Siamo passati da
un governo ad un altro, da Berlusconi a Renzi (attraverso Monti), è cambiato il
colore ma la sostanza è la stessa. Con altre persone al comando, le atrocità
berlusconiane sono continuate, anche se abilmente nascoste, indorandole con le
solite menzogne (democrazia, libertà, costituzione, diritti...). Osserviamo
bene allora tutto, guardiamo bene in faccia la democrazia, questa bella parola
che non ha mai avuto senso se non quello di mistificare retoricamente le fauci
fameliche dello Stato. Osserviamo la costituzione, questa collezione di
articoli scritti dallo stesso ordine costituito e che qualsiasi persona al
potere può aggirare, questa carta che permette ai folli e ai fascisti di
governare e che è zeppa di limiti, di subordinazioni ad altre leggi, di rimandi
alle più varie restrizioni, codici e codicilli. Osserviamo bene la legge,
guardiamola davvero, mai come adesso appare chiaro che la legge non è mai stata
uguale per tutti. Provate a fare causa a Renzi, se vi riesce, ma anche solo al
vostro sindaco. Non possiamo cadere ancora in questi tranelli, li vediamo tutti
molto bene grazie ai nostri governanti e alla loro arroganza, alla loro
inesperienza e alla loro smania di potere, talmente esagerata che non si cura
neppure di tenere nascosti i canini dello Stato, come hanno fatto sempre i loro
predecessori.
Perciò avanti così, avanti tutta verso
lo sfacelo totale, che lo Stato divori tutto: polizia, burocrati, tecnocrati,
economi, giudici, costituzioni, clero, banche... E a quel punto, quando avremo
più di un motivo vitale per ribellarci, quando non ci interesserà davvero più
la tv, né il telefonino nuovo, saremo allora pronti per la nostra rivoluzione
(l'importante è non ricostituire lo Stato, poi, l'errore di sempre).