..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione
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mercoledì 23 dicembre 2015
La trasgressione come sperimentazione di libertà
Quello che si intende per
sperimentazione concreta di libertà e di comunità è tutto dentro la dinamica
dell'opposizione ostinata all'esistente societario. La libertà, infatti, può
essere sperimentata solo attraverso le forme di negazione materiale
dell'illibertà sociale o comunque introiettata individualmente; la comunità
reale può essere pre-vissuta come comunità di intenti, di tensioni, di agire.
Ciò non è permesso. Per questo la trasgressione assume valenza positiva, seppur
degna di smitizzazione e soprattutto di non fissazione. La trasgressione in sé
non porta valori comunque umani, ma ne nega altri codificati; se essa, però, si
trasforma in riaffermazione differente di ciò che prima ha rifiutato non è altro
che forma recuperata, produttiva di comportamento sociale controllabile. La
trasgressione cui noi ci riferiamo è quella che contiene tanto la negazione del
presente quanto l'allusione al futuro. Non ci interessano certo i ladri che si
fanno banchieri né i banchieri che diventano ladri! La trasgressività è quanto,
pur prodotto dalla società, tende ad affermare caratteri diversi, antagonici,
di comunità. Quando si contrappone il concetto di comunità reale a quello di
società - come che si sia storicamente manifestata - non è certo per riprodurre
una sorta di guerra di tutti contro tutti, l'homo homini lupus di lontana
memoria, né tanto meno per ricordare nostalgicamente le società-comunità
primitive (poiché allora effettivamente i due termini si confondevano tra di
loro). L'appartenenza reciproca, il riconoscimento delle differenze e la loro
corretta valutazione, il superamento di appiattimenti egualitarizzanti, la
riscoperta dell'originalità singola e collettiva contro il processo di
identificazione: ecco i caratteri dell'essere-vivere comunità, ecco quanto è
stato sottomesso e soggiogato dalla forma-società.