..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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martedì 30 agosto 2016

Gerarchia è dominio dei pensieri

Talvolta si dividono gli uomini in due classi, i colti e gli incolti. I primi si occupavano, se erano degni del loro nome, di pensieri, dello spirito, e poiché nell'era cristiana, il cui principio è appunto il pensiero, avevano il dominio, esigevano rispetto e sottomissione ai pensieri che avevano riconosciuto. Lo Stato, l'imperatore, la Chiesa, Dio, la moralità l'ordine etc..: ecco i pensieri o spiriti che esistono solo per lo spirito. Un semplice essere vivente, un animale, se ne cura tanto poco quanto un bambino. Ma gli incolti non sono appunto altro che bambini e chi è tutto preso dai suoi bisogni vitali è indifferente verso quegli spiriti; ma poiché è anche debole differente verso quegli spiriti nei loro confronti, soggiace al loro potere e viene dominato da pensieri. Questo è il senso della gerarchia.
Gerarchia è dominio dei pensieri, dominio dello spirito!
Gerarchici, noi lo siamo ancora oggi, oppressi da coloro che si appoggiano sui pensieri. I pensieri sono il sacro.
Ma il colto cozza sempre contro l'incolto, e viceversa, non solo nello scontro fra due persone, ma anche all'interno di una sola persona . Infatti non c'è uomo che sia cosi colto da non provare piacere anche per le cose del mondo (e in ciò che è incolto) e nessuno cosi incolto da non avere nessun pensiero.

Da l'unico e la sua proprietà di Max Stirner