Quale nobile figura! Chi è mai costui? Che cosa vuole? … É un
ribelle cosciente: vuole benessere, giustizia, libertà …
Egli non implora.
Inflessibile alle altrui imposizioni, abbatte ogni ostacolo che si
frappone a l’integrale sviluppo delle sue facoltà fisiche ed intellettuali.
Compreso che adagiarsi allo stato di cose attuale è rendersi responsabile di
tutte le umane infamie che da quello derivano, disprezza le ingiuste
istituzioni che lo circondano, odia gli apostoli di qualunque forma di dogma, di tirannia. Geloso della propria
autonomia, non vuole annegare il suo Io nel grande mare dei convenzionalismi. É
il nemico mortale della società…
Nemico della società?
Certo!
Che cosa è la società odierna?
Non è forse quell'insieme complesso di rapporti intesi ad annientare
!’individuo a tutto vantaggio di una crudele collettività anonima? Non è
l'ordinamento d'una ributtante accozzaglia di predoni e di ruffiani, di poliziotti
e di preti, di impiccatori e di pecore?…
Voi potreste dire: e amare tutto ciò?
Ah no, perdio! Non si può amare il male ad alcun costo, a meno che non
si sia perduto il bene dell'intelletto.

Gridino pure i frati di ogni misura e colore a l'atto
"anti-sociale", credendola questa un'ingiuria ... Ma se per atto
antisociale s'intende il gesto diretto a colpire questo mostro in
decomposizione, quale dolce ingiuria! Per me, anzi, sarebbe una prova d'aver
colpito nel segno!
Al contrario, una loro lode mi offenderebbe: nella mia coscienza sentirei
il rimorso di avere, forse, anch'io dato la mano a le ingiustizie che la folla
di pastori e gregge ogni giorno commette. Delitto, per me, è qualunque atto che
concorra a puntellare questo maledetto edificio in rovina, detto società
civile; delitto è lo starsene con le mani in mano, senza lottare in alcun modo
per abbatterlo del tutto; detesto ugualmente carnefici è vigliacchi, governanti
e mummie ....
Odio e maledico tutto l'ordine presente, perché di
"ordine" non ha che il nome!
Da “Cronaca
Sovversiva” 1905