..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

Translate

sabato 6 agosto 2016

Il ribelle

In mezzo a questo schifoso brulicame di menzogne sociali, sorge talvolta un Uomo.
Quale nobile figura! Chi è mai costui? Che cosa vuole? … É un ribelle cosciente: vuole benessere, giustizia, libertà …
Egli non implora.
Inflessibile alle altrui imposizioni, abbatte ogni ostacolo che si frappone a l’integrale sviluppo delle sue facoltà fisiche ed intellettuali. Compreso che adagiarsi allo stato di cose attuale è rendersi responsabile di tutte le umane infamie che da quello derivano, disprezza le ingiuste istituzioni che lo circondano, odia gli apostoli di qualunque forma di dogma, di tirannia. Geloso della propria autonomia, non vuole annegare il suo Io nel grande mare dei convenzionalismi. É il nemico mortale della società…
Nemico della società?
Certo!
Che cosa è la società odierna?
Non è forse quell'insieme complesso di rapporti intesi ad annientare !’individuo a tutto vantaggio di una crudele collettività anonima? Non è l'ordinamento d'una ributtante accozzaglia di predoni e di ruffiani, di poliziotti e di preti, di impiccatori e di pecore?…
Voi potreste dire: e amare tutto ciò?
Ah no, perdio! Non si può amare il male ad alcun costo, a meno che non si sia perduto il bene dell'intelletto.
Il coccodrillo fossilizzato gridi pure all'assassinio, quando un uomo cosciente, indignato del terribile spettacolo di rapine, di repressioni, di sangue, di supplizi, di lamenti inauditi, che si offre giornalmente ai suoi occhi, si erge a giustiziere e condanna una tale società; gridi pure, ma quell'anima generosa ha sempre il diritto di rispondergli: “Miserabile ruffiano! Vergognati, nasconditi nel tuo sozzo pantano e continua a guazzarvi come un verme, qual sei, ma taci!”
Gridino pure i frati di ogni misura e colore a l'atto "anti-sociale", credendola questa un'ingiuria ... Ma se per atto antisociale s'intende il gesto diretto a colpire questo mostro in decomposizione, quale dolce ingiuria! Per me, anzi, sarebbe una prova d'aver colpito nel segno!
Al contrario, una loro lode mi offenderebbe: nella mia coscienza sentirei il rimorso di avere, forse, anch'io dato la mano a le ingiustizie che la folla di pastori e gregge ogni giorno commette. Delitto, per me, è qualunque atto che concorra a puntellare questo maledetto edificio in rovina, detto società civile; delitto è lo starsene con le mani in mano, senza lottare in alcun modo per abbatterlo del tutto; detesto ugualmente carnefici è vigliacchi, governanti e mummie ....
Odio e maledico tutto l'ordine presente, perché di "ordine" non ha che il nome!

Da “Cronaca Sovversiva” 1905