
Ti dicono quello che devi fare, te lo
ordinano, non ti chiedono, ma ti mandano, e tu, umile schiavo dei tuoi padroni,
vai a catturare e ad uccidere. Chi? Perché? Per che cosa? Pensaci, compagno
soldato dell'Armata rossa! Pensaci, operaio e contadino, coinvolto con la forza
nella cabala dei nuovi padroni che si gloriano del titolo di potenza operaia e
contadina.
Anche noi insorti e machnovisti siamo
operai e contadini, proprio come i tuoi fratelli, i soldati dell'Armata rossa.
Siamo insorti contro la tirannide e l'oppressione. Lottiamo per una vita
migliore e più serena. Il nostro obiettivo immediato è l'instaurazione di una
comunità di lavoratori al di fuori dello stato, senza parassiti e commissari
burocratici. Nostro fine immediato è l'instaurazione di una ordine di soviet
liberi non sottoposti al potere dei bolscevichi né di qualsiasi partito. Per
questo il governo bolscevico-comunista invia spedizioni punitive contro di noi.
Si affretta a far pace con Denikin, con i possidenti terrieri polacchi e con
gli altri porci della Guardia bianca in modo da poter sopprimere più
agevolmente il movimento popolare degli insorti rivoluzionari che lottano per
gli oppressi e contro il giogo di qualsiasi autorità.
Non temiamo le minacce del comando
supremo bianco-rosso. RISPONDEREMO ALLA VIOLENZA CON LA VIOLENZA. Se sarà
necessario noi, benché in pochi, metteremo in fuga le divisioni statali
dell'Armata rossa. Perché siamo rivoluzionari insorti amanti della libertà e
difendiamo una giusta causa.
Compagno, pensaci! Da che parte stai e
di chi sei nemico? Non essere schiavo - sii uomo!!!
GLI INSORTI MACHNOVISTI, giugno 1920