Molte persone (ma per fortuna sempre
meno) si lasciano affabulare dalla terminologia utilizzata dalla politica di
Stato, pensando davvero che quest'ultimo sia un'entità buona che accudisce
amorevolmente i cittadini. Ecco che persino una delle menzogne più grandi, cioè
la democrazia, diventa per queste persone miraggio di libertà.
La democrazia non è mai esistita, per il
semplice motivo che là dove ci fosse un'autorità del popolo, lo Stato e i suoi
governi non avrebbero motivo di esistere. Ancora peggio è la democrazia
rappresentativa (la nostra), dove gli elettori affidano la propria vita, le
decisioni più importanti per l'intera comunità, a perfetti sconosciuti che
mirano esclusivamente all'arricchimento personale e a godere dei privilegi.
Come può un tizio con queste mire, che neppure conosce il vostro nome e la
vostra stessa esistenza, farsi carico dei vostri problemi e di quelli di
milioni di cittadini? Credete o aspettate ancora che un San Francesco possa
candidarsi a premier? Non è successo in 2000 anni, mettetevi il cuore in pace.
La democrazia è una vera dittatura,
quella di una maggioranza che impone la sua scelta ad una minoranza. Questo
metodo potrebbe andare bene (ma neanche tanto) per le futili questioni, ma
quando si tratta di scegliere in nome di tutto un popolo, di decidere sui
problemi esistenziali di tutti, problemi anche gravi e critici, la decisione di
una sola parte di popolo rischia di essere un oltraggio e una grave ingiustizia
per l'altra parte, come sempre avviene. Questo non è corretto, non è umano, non
è solidale, non è politica.
Tempo fa abbiamo assistito alle vicende
legate a una decisione importante di fabbrica, al voto relativo al ricatto
Marchionne. Quel voto, non soltanto finì per mettere il cappio al collo a
quella parte di operai che non volevano cadere nella trappola, ma fu decisivo
per tutti gli operai d'Italia. Si parlò di “modello Marchionne”. Non è giusto,
ma è proprio questa la dittatura della maggioranza.
Ci stupisce il fatto che nessuno si
ponga almeno un dubbio sul motivo per cui un certo Licio Gelli, fascista, abbia
denominato il suo piano criminale “di rinascita democratica”. E ci stupisce
anche il fatto che nessuno si sia posto la domanda: ma perché sia la destra sia
la sinistra parlano di democrazia? Ancora di più ci stupisce il fatto che
nessuno si sia dato una risposta o, se se l'è data, faccia finta di nulla. E
inoltre: perché i despoti e gli imperialisti parlano di democrazia? Ma davvero
pensate che i governanti vogliano un governo del popolo? Non vi sembra un
controsenso?
Certo, alcuni di voi pensano che non vi
sia alternativa, che non vi siano altre soluzioni. Forse pensate davvero che la
democrazia abbia dei difetti, ma siete rassegnati. Alcuni di voi addirittura
difendono la democrazia e la osannano, la invocano. Abbiamo persino sentito
dire: “io esigo la democrazia”. Ma eccovela, la democrazia, non è mai stata più
viva e “rinata” come adesso, con questo governo (ispirato dai banchieri). Chi
inneggia alla democrazia, non sa che sta chiedendo di essere uno schiavo. Siete
accontentati. Questa è la democrazia, nella sua migliore espressione. Perché vi
lamentate? Leggete ancora.
Quando i nostri nipoti, lavorando in
fabbrica, si chiederanno il motivo per cui debbano vedersi negato il diritto di
sciopero; quando si domanderanno il motivo della loro immane fatica a
sopportare orari inumani; quando si accorgeranno di somigliare a servi,
piuttosto che a lavoratori, dite loro che fino all'anno 2010 gli operai
lavoravano nel pieno dei diritti conquistati con il grandissimo sacrificio dei
loro avi, i quali, in lunghi anni di lotte, morti e scioperi, cortei e
proteste, non hanno mai voluto cedere ai ricatti, con orgoglio e a testa alta,
con la fierezza di essere anzitutto persone, non schiavi. Dite loro che il loro
dolore, causato dall'annientamento della persona in quanto tale, risiede nella
decisione maturata da un ricatto messo ai voti, valutato secondo “democrazia”.
Ma dite anche che la colpa di quel risultato referendario non è stata dei
votanti, ma del metodo imposto, dove SEMPRE la minoranza subisce le decisioni
della maggioranza. Dite loro che la democrazia non è mai esistita, che semmai è
solo una bella parola usata per vendere fumo e creare oppressione.
L'anarchia è una alternativa politica
allo status quo, e bandisce sia la democrazia, sia la dittatura.