
La Comune di
Parigi si inserisce in un contesto europeo di profondi mutamenti geopolitici,
caratterizzato anche da numerosi percorsi rivoluzionari. Nell'ambito francese
in particolare, gli albori della Comune si vedettero in un momento in cui le
truppe prussiane avevano da poco abbandonato Parigi (dopo un assedio durato
diversi mesi, dovuto dalla sconfitta dell'imperatore di Francia Napoleone III
da parte dei prussiani, sconfitta dalla quale nacque la Terza Repubblica). Il
netto peggioramento delle condizioni di vita, la scarsità dei beni di prima
necessità dovuta alla guerra fu la base sulla quale si innescò la giornata di
insurrezione del 18 marzo, durante la quale la Guardia Nazionale, una specie di
forza armata composta da volontari per aiutare la difesa della città durante
l'assedio, insieme a disertori dell'esercito e alle masse popolari armate,
presero il controllo della città. L'amministrazione venne affidata ad un
comitato centrale, che si preoccupò di organizzare delle elezioni, dopo le
quali, il 25 marzo venne formato un vero e proprio governo, che assunse una
chiara matrice socialista, tanto è vero che tra le prime decisioni prese vi fu
quella di sostituire al tricolore la bandiera rossa. Il governo rivoluzionario,
che tra l'altro mantenne una buona popolarità e seppe garantire un certo
livello di servizi pubblici, prese numerosi provvedimenti: dall'eliminazione
dei turni notturni dei panifici, all'istituzione di una pensione per le vedove
e gli orfani di guerra, dalla restituzione dei beni dati in pegno allo stato
durante l'assedio, al riconoscimento del diritto dei lavoratori di
impossessarsi della propria fabbrica se abbandonata dal proprietario.
Molti di
questi provvedimenti però non poterono essere applicati vista la breve vita che
ebbe la Comune e la tragica fine che subì. A partire dal 2 aprile infatti, il
governo precedente alla Comune (guidato da Adolphe Thiers) iniziò con il suo
esercito una serie di attacchi alla città di Parigi, fino ad arrivare a forzarne
le mura, il 21 maggio 1871, data presa convenzionalmente come fine della
Comune. Fino al 28 si combatté a Parigi, in una battaglia quartiere per
quartiere, finché le truppe di Thiers non arrivarono a prendere l'ultima
barricata, nel quartiere di Belleville. Durante la settimana tra 21 e 28 maggio
si contarono circa 30'000 morti e altrettante furono le successive condanne
eseguite nei confronti di chi venne ritenuto esponente della Comune.