… né servi né padroni
Le banche rappresentano una forma di di
potere non soltanto economico. Sono proprietarie di beni di ogni tipo: alloggi,
industrie, società. Controllano l'economia, condizionano le politiche degli
Stati, e con le regole attuali della finanza mondiale sono uno degli elementi
del dominio planetario del capitale. La loro etica è rappresentata dal denaro e
dal potere, la loro pratica è tutta improntata al ricatto e al sopruso. Bertolt
Brecht, un drammaturgo tedesco della prima metà del novecento, giustamente
diceva che il vero ladro non è lo scassinatore di una banca ma il fondatore
della banca stessa. Le banche hanno rovinato e continuano a rovinare milioni di
individui, non solo i propri clienti ma tutti quelli colpiti indirettamente
dalle loro iniziative.
Noi anarchici vogliamo l'abolizione del
denaro. Ovvero, vorremmo che fosse instaurato un sistema in cui non si sentirà
la necessità di accumulare oggetti, beni e denaro per possederli, poiché di
ogni cosa sarà data a chiunque la possibilità di goderne, e questo eliminerà
l'accumulazione di tipo privato che oggi è all'origine delle ingiustizie.
Nella
società egualitaria, avendo ognuno la possibilità di soddisfare i propri
bisogni, non avrà più alcun senso la proprietà privata, cesserà ogni
possibilità per chiunque di arricchirsi. Diciamo pure che a nessuno interesserà
farlo. Il denaro che oggi determina posizioni di potere e di privilegio e, di
conseguenza, di subalternità e di povertà, non avrà ragione di esistere, così
come la banche. In questo tipo di società tutto sarà più semplice; provate solo
a pensare quanti oggetti di consumo oggi vengono inventati, prodotti e
commercializzati per la soddisfazione di bisogni che generano alienazione,
schiavitù fisica (con il lavoro) e culturale nei confronti di questo sistema…
Oggetti, mode e miti utili solo a permettere l'accumulazione di ricchezza ad
una fetta ristretta di popolazione agiata. Auto che sfrecciano a 300 all'ora,
appartamenti sfarzosi, abiti super costosi, gioielli e accessori dal costo
spropositato perderanno ogni valore, ogni interesse. La vita tornerà ad essere
normale, una volta liberata dalle spinte egoistiche di una società produttrice
di merci, che ha mercificato anche le nostre esistenze per poter esercitare su
di esse il più bieco controllo. E non crediate che per questo sarà una vita
meno interessante, anzi. Eliminata la schiavitù indotta dal sistema
capitalistico, sarà molto più ricca in quanto sostituirà al pagamento materiale
la soddisfazione individuale, la completezza dell'essere, il godimento della
libertà, la gioia di vivere. Non sarà più una vita vissuta contro qualcuno per
affermare una propria ingorda individualità, ma con tutti gli altri, nello
sforzo comune di realizzare una società quanto più vicina possibile all'ideale
dell'uguaglianza sociale.

In una società libera e senza denaro non
esisteranno più né servi né padroni.