..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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martedì 4 settembre 2012

I conflitti di comodo

In ogni nazione la classe che sta al potere, per distogliere l’attenzione del popolo e dei media, inventa dei conflitti di comodo. In ogni tempo un conflitto di comodo ha calamitato l’attenzione della gente, impedendole di prendere coscienza del vero conflitto in atto. Prendiamo la storia occidentale. Il primo conflitto di comodo che nascose alla gente il conflitto vero (disuguaglianza sociale, povertà, malattie, fame, .....) è stato il millenario conflitto tra mussulmani e cristiani. Cristiani e mussulmani si combattevano in nome di due concezioni del mondo assolutamente analoghe. L’islam era la cristianità rovesciata. La crociata dei cristiani era l’esatto rovescio della guerra santa dei mussulmani. Nell’uno e nell’altro caso chi ci andava di mezzo erano i poveri diavoli, ai quali veniva fatto credere che il vero nemico era al di là del mare, il turco oppure il bianco: l’infedele, insomma; tutti i mali venivano da lui, tutti i beni dai potenti che ti offrivano protezione. Qui da noi, finché la gente ebbe paura dei turchi fu facile tenerla sottomessa. In altre parole l’odio contro gli infedeli era instillato artificialmente nella gente, in modo da tenerla buona. È una grande invenzione quella del nemico: la gente non si accorge più che il vero nemico ce l’hai in casa.
Venne finalmente il momento in cui la gente non ebbe più paura dei turchi; allora le borghesie nazionali, al potere ormai dappertutto, per rinnovare la paura, il terrore nella popolazione, trasmisero loro l’odio contro un altro nemico. Col passare degli anni (secoli) vari “nemici” si assecondarono: streghe, eretici, rivoluzionari, anarchici, ed ogni volta che una paura finiva ecco inculcarne un’altra ..... “i veri amici sono quelli che hanno un nemico in comune”; e ad ogni nemico inventato il governante di turno ci faceva credere che lui, in qualità di protettore, era nostro amico. Tra noi bisognava stare buoni, che importava se uno era sfruttato e l’altro sfruttatore? L’essenziale era essere uniti contro il nemico accampato al di là delle frontiere (il tedesco per i francesi, l’austriaco per noi italiani). E per carità che non ci si facesse ingannare da chi parlava di lotta di classe e voleva sostituire l’odio di classe all’odio contro lo straniero; Dio patrie e famiglia innanzitutto.
Nel secondo dopoguerra, si è sentito più che mai il bisogno di mettere in piedi un conflitto di comodo, che distraesse la gente dai veri problemi del nostro tempo: disuguaglianza sociale (ancora, sempre), razzismo, disoccupazione, miseria, .....
Ci è stato quindi fatto credere che la pace dipendesse unicamente dai rapporti tra due superpotenze. Noi italiani non essendo in grado di influenzare le due nazioni padroni del mondo, seguivamo gli eventi davanti il televisore. Divisi in due schiere opposte ed uguali, diciamo meglio: divisi in due tifoserie opposte ed uguali, non ci restò che far tifo per gli uni o per gli altri, credendo in tal modo di far tifo per la salute del mondo. Chi faceva tifo per l’America doveva sorbirsi il clericalismo nostrano e l’appoggio del Dipartimento di Stato ai regimi più vergognosi, alle dittature fasciste, alle dittature militari, alle monarchie feudali; chi era per l’URSS doveva chiudere gli occhi sulle infamie dello stalinismo. Noi italiani, come tutti gli altri popoli della terra, eravamo ridotti al frustrante ruolo di spettatori. Davvero non avremmo potuto fare altro? Caduto il muro di Berlino, finita la guerra fredda, cosa si poteva inventare per farci stare calmi e buoni?  Le menti perverse del potere hanno trovato la soluzione: terrorismo, black block, al qaeda ..... E la disoccupazione? E l’inquinamento? E la crisi economica? E le tasse che aumentano? E la perdita del posto di lavoro? E la corruzione? E le donne violentate? E la mancanza dei diritti degli omosessuali e degli immigrati? Tutto questo passa in secondo piano, se non nel dimenticatoio, e il tutto con la complicità di televisioni e giornali che non fanno altro che il gioco dei padroni e del potere, facendoci diventare sempre più ciechi per non vedere il nostro reale nemico: il potere.
Sono forse in malafede questi giornalisti? Non tutti, ma i più sono ciechi anch’essi, ecco tutto. Ciechi che indottrinano altri ciechi. Risultato: il buio totale.