Non è proprio possibile parlare di festa
del Primo Maggio. Il primo pensiero degli anarchici è infatti rivolto ai
martiri di Chicago dove nel 1886 sette anarchici vennero ingiustamente
condannati e successivamente impiccati con l’accusa di aver fatto scoppiare un
ordigno durante un comizio di lavoratori. È trascorso oltre un secolo e da
allora le cose non sono poi cambiate di molto, la repressione e il controllo si
sono ancor più inaspriti facilitati dalle nuove tecnologie su chi lotta contro
le ingiustizie sociali. Un pensiero particolare è rivolto a tutte le vittime
strappate alla vita dalla violenza capitalista per sbarcare il lunario, morti
inutili stritolate dall’ingranaggio del capitale.
Le devastanti politiche dei governi
passati e non da ultime dell’attuale governo Renzi stanno sferrando colpi
micidiali su chi tenta con unghie e denti di difendere la propria esistenza e i
propri diritti di umani. In men che non si dica ci si può vedere tagliati i servizi
primari come acqua luce e gas come previsto dall’articolo 5 del decreto Renzi
denominato “piano casa”. Questo significa lasciare interi nuclei familiari con
molti bambini abbandonati alle proprie esistenze negando loro un tetto ed ogni
dignità di vita. Lo sfruttamento umano è la logica del profitto,tutti contro
tutti, è stata creata una vera guerra tra poveri, giorno dopo giorno le nostre
vite sono continuamente messe a rischio annullandole come biglietti da
obliterare. Nessuno è escluso da questo gioco al massacro, anche chi solo fino
a poco tempo fa si sentiva al sicuro delle proprie condizioni economiche e
sociali oggi non lo è più tartassato vessato e derubato dal potere delle lobby
bancarie.
Ormai vivere è un lusso, ogni diritto viene negato, è doveroso prendere
atto della situazione e lottare contro chi affama e sfrutta prendendo per la
gola col ricatto salariale, il tutto nel nome di una democrazia legittimata col
consenso del voto, quella democrazia con la quale i politici sanno solo
riempirsi le bocche la quale consente solo di dissentire sulla carta ma poi è subito
pronta a brandire il bastone non appena si scende in piazza per rivendicare i
propri diritti di umani. La parola d’ordine per il governo è tagliare e
reprimere, si taglia sulla sanità, si taglia sul sociale, vengono tagliate le
pensioni e i posti di lavoro, ma, al contempo si trovano soldi per costruire
opere inutili probabilmente per giustificare e riciclare soldi provenienti da
chissà dove, ma non solo, si salvano le banche con i nostri stessi soldi. Anche
la sanità sta diventando un lusso, curarsi è impossibile, un piano prestabilito
e ben congegnato che volge alla privatizzazione, in altri termini quella ché è
una necessità primaria che dovrebbe essere garantita ad ogni essere umano è in
realtà riservata solo a pochi privilegiati.
Non esistono governi buoni, non ce
ne sono mai stati e mai ce ne saranno.. Abbiamo tutti quanti il dovere di
ribellarci a questa situazione drastica e di porre fine a questa barbarie
riappropriandoci di ogni diritto umano per la costruzione di un mondo nuovo
senza sfruttatori e sfruttati contro chi parla di pace e al contempo promuove e
finanzia guerre in nome della legge e della democrazia rifiutando la chiamata
alle urne che da oltre 70 anni non fa altro che rinnovare gli sfruttatori di
turno che si avvicendano al potere. Questo Primo Maggio invitiamo tutti alla
partecipazione e ad una seria riflessione affinché i termini pace amore e
libertà possano quanto prima concretizzarsi e poter trovare i loro giusti
significati e la loro giusta applicazione.
“Se
mille uomini non pagassero le tasse quest’anno, ciò non sarebbe una misura
tanto violenta e sanguinaria quanto pagarle e permettere allo Stato di
commettere violenza e di versare sangue innocente. Questa è, di fatto, la
definizione di una rivoluzione pacifica.”
(Henry David Thoreau)