“Ho incontrato il Blues che camminava come un uomo e l’ho preso per mano”
Robert
Johnson
Se vogliamo paragonare
il Blues ad un albero, possiamo senza dubbio dire che le sue radici sono state
estirpate dalla terra d’Africa e trapiantate in America.
L’Africa è la grande
madre, la terra d’origine di una cultura che suo malgrado è stata costretta a
migrare e rigenerarsi tra visi e tradizioni che non le appartengono. Il Blues,
infatti, è un lungo percorso iniziato con il primo sbarco di una nave negriera.
Sbarco avvenuto in terra americana e conclusosi, tra mille drammatiche vicende,
nel suono delle corde di una chitarra. I quattrocento anni che separano questi
due eventi sono la storia della formazione di un nuovo individuo di genoma africano,
ma di formazione culturale legate al nuovo mondo: il nero americano, una specie
di ibrido che scopre nel Blues il primo progetto autonomo mai concepito.
Tutto ciò che si è
ereditato per via genetica non può sparire, ma si può imparare a coniugarlo con
altre forme che ne permettano la sopravvivenza. Così agli schiavi delle grandi
piantagioni non è rimasto altro da fare che inventarsi un nuovo modo di essere
e di vivere, con la mente volta verso gli spazi liberi della savana e, nello
sguardo, quelli altrettanto vasti ma costretti delle grandi monoculture. Ed in
questi campi di lavoro, dove era anche difficile comunicare, nasce la musica
Blues.
- Il
Blues è l’avventura del nero americano che cerca di scuotersi di dosso la
schiavitù, che cerca una diversa identità.
- Il
Blues è figlio dei canti di lavoro, attraverso i quali il nero americano mette
a punto una forma musicale autoctona e strutturata che lo identificherà
culturalmente. Africa e America si fondono definitivamente in una stretta non
più scindibile.
- Il
Blues è una musica in grado di esprimere la sofferenza e la problematicità
esistenziale di qualsiasi generazione presente o futura.
- Il
Blues narra la storia di uomini e donne che hanno trovato in questa musica un
modo di esprimere le proprie ansie e le proprie pene in una terra straniera,
lontana da quella da cui provengono i loro avi e i profumi delle loro
tradizioni.
- Il
Blues è un processo intimo che raccoglie in se rabbia e preoccupazioni, ma
anche dolcezza infinita e l’ultima convinzione di potercela fare.
- Il
Blues è uno stato d’animo e come tale mutevole, cangiante a seconda delle
situazioni che capitano e che bisogna affrontare.
- Il
Blues non è solo tristezza, è anche contrapposizione, piacere della
trasgressione e dell’ironia con cui il nero si fa beffa dell’uomo bianco
giocando sul suo stesso terreno.
- Il
Blues non è un fenomeno aleatorio o legato ad un periodo storico particolare,
esso continua a rappresentare una lunga sintesi di esperienze di vita
inevitabilmente destinate a ripetersi all’infinito perchè intimamente collegate
all’animo umano e dunque universali.
- Il
Blues è anche una grande metafora per rappresentare la natura dell’uomo, sempre
alla ricerca del bene e sempre pronto ad inciampare nel male. Così nel Blues
convivono il sacro e il profano, sempre apparentemente bipolari, ma in realtà
completamente separati.
- Il
Blues parla dell’abbandono della donna amata, della perdita al gioco, dei
licenziamenti, delle angosce nei penitenziari; sempre e comunque di fatti che accadono
in un ambiente in qualche modo degradato.
- Il
Blues è soprattutto uno stato d’animo, l’espressione della propria interiorità,
che poi è un bisogno universale e come tale non ha tempo.
- Il
Blues più genuino è quello che viene espresso nella sua forma più sintetica,
ridotta alla voce e ad un solo strumento, o addirittura ad un oggetto da cui si
può, in qualche maniera, trarre un suono.
- Il
Blues è stata la base del Rhythm and Blues, del Soul, del Rock’n’Roll, del
Funky, del Rap, ma lo sarà sicuramente ancora per chissà quante altre
espressioni musicali che nasceranno negli anni a venire.
Ogni situazione di difficoltà è una canzone Blues che attende di essere
scritta.
BESSIE SMITH: In the house
of Blues
Sitting in the house with everything on my
mind
Looking at the clock and can’t even tell the
time
Walking to my window and looking out of my door
Wishing that my man wold come home once more
Can’t eat, can’t sleep, can’t weak. I can walk
the floor
Feel like calling murder let the police squad
get me once more
They woke my up before day trouble on my mind
Wringing my hands and screaming, walking the
floor holl’ing and crying
Catch ‘em don’t let them Blues here
They take me in my bed can’t sit down in my
chair
Oh, the Blues is got me on the go
They rolled around my house, in and out of my
front door
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Me ne sto seduta in
casa con tante cose per la testa
Guardo l’orologio e
non riesco a leggere nemmeno l’ora
Vado alla finestra e
guardo fuori dalla porta
Vorrei che il mio
uomo tornasse a casa un’altra volta
Non riesco a
mangiare, non riesco a dormire, sono così debole che non riesco ad
attraversare la stanza
Mi sento di gridare
all’assassino, di farmi prendere un’altra volta dalla polizia
Mi hanno svegliato prima
dell’alba mentre avevo l’animo tormentato
Mi torcevo le mani e
gridavo, camminavo per la stanza, urlavo e piangevo
Prendeteli, non
lasciateli entrare qui dentro, quei Blues
Mi fanno rigirare nel
letto, non riesco a sedermi sulla sedia
Oh, i Blues mi hanno
messo la frenesia addosso
Hanno girato intorno
alla mia casa entrando e uscendo dalla porta principale
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