Presidente: “Un mese dopo
l'assassinio dell'eremita di Chambles, il 29 Luglio 1891 le signore Marcou
negozianti in chicaglierie erano assassinate nella loro bottega della Rue
Roannè a Saint-Etienne dove eravate voi quel giorno ?”
Ravachol: “Non ve lo
dico”.
Presidente: “V'aggrava”.
Ravachol: “So come andrà
a finire e vi assicuro che la reticenza non mi può più aggravare. Anche lo
potesse non m'importerebbe nulla. M'importa invece non aggravar le persone
generose e fidate che in quei giorni sapendomi ricercato per assassinio,
sapendomi candidato alla ghigliottina, mi hanno dischiuso la porta della casa,
offerto sicura ed incorruttibile l'ospitalità”.
Presidente: “Tuttavia
quando alla fine del Luglio ultimo vi siete stabilito a Saint Denis avete detto
a Chaumartin che venivate da Saint-Etienne”.
Ravachol: “E da
Saint-Etienne venivo”.
Presidente: “Vi è di più.
Chaumartin verrà a deporre che l'assassino delle Signore Marcou siete voi”.
Ravachol: “Se verrà qui
a sciorinar menzogne con tanta faccia questo vostro Chaumartin, vorrà dire soltanto
che le vostre minacce o le vostre lusinghe l'hanno irremissibilmente sciupato”.
Presidente: “Ma vi sono
dettagli che Chaumartin non poteva sognare, come dalle Signore Marcon siete
entrato con un complice nel momento che esse stavano chiudendo il magazzino.
che avete contrattato un martello e mentre la più vecchia andava a cercar il
resto di un biglietto di cinquanta franchi avete steso morta con un terribile
colpo di martello la più giovane ed al sopraggiungere della vecchia voi l'avete
a sua volta atterrata allo stesso modo rapido silenzioso ed inesorabile con una
martellata. Questi dettagli concordano esattamente con la scena del delitto, e
Chaumartin non li poteva inventare”.
Ravachol: “Non ve n'era
bisogno. Glie li ha suggeriti il vostro giudice istruttore che poteva metter
d'accordo così, senza che facessero una grinza, e la ricostruzione del delitto
secondo la sua fantasia e le concordi deposizioni di Chaumartin. Voi avete
ragione come ci sarebbe arrivato da solo questo disgraziato?”
Presidente: “Un vicino di
bottega ha udito l'uomo che era entrato dalle Signore Marcou contrattare un
martello volete gli estremi, proprio? Vi hanno visto avanti la bottega. Siete
stato riconosciuto”.
Ravachol: “Fermamente,
non ero a Saint-Etienne nel giorno in cui le Marcou sono state assassinate; ve
lo dico io che non mi sono mai ricusato a fornirvi sul conto mio, anche non
richieste, anche dense di responsabilità inesorabili, tutte le circostanze
della mia vita; ve lo ripeto io che ho la coscienza lucida sicura irremissibile
dell'epilogo che il processo avrà, che non aggraverei quindi in nessun modo la
mia situazione addossandomi la responsabilità dei delitti di La Varizelle e di
Saint-Etienn e, perché il boia non mi può ghigliottinare due volte; non ero a
Saint-Etienne il giorno in cui le Signore Marcou sono state assassinate. Ora
voi mi promettete il miracolo, mi annunziate i testimoni che a Saint E-tienne
mi hanno veduto e riconosciuto? E fate il miracolo ! Nel miracolo ha poca
fiducia anche il presidente perché non insiste oltre”.