Il 9 agosto
Il secondo sciopero della fame fu iniziato da Bobby Sands
e altre decine di militanti dell'IRA e alcuni dell'INLA, nel carcere Haze, all'interno
del famigerato blocco H.
Le richieste dei detenuti erano chiare:
1) Il diritto di indossare i propri vestiti.
2) Il diritto di astenersi dai lavori penali.
3) Il diritto alla libera associazione.
4) Il diritto ad attività ricreative ed educative in
accordo con le autorità carcerarie.
5) Il ripristino del condono della pena.
La lotta per migliorare la situazione dei militanti rinchiusi,
durava da molto tempo e fu un escalation di determinazione, forza e sacrificio per
i compagni rinchiusi, che trovarono davanti a loro la cinica indifferenza del governo
Britannico della Thatcher e la repressione del movimento di massa creatosi al di
fuori delle carceri per sostenere i detenuti.
Bobby Sands fu il primo di dieci, a morire di fame nel
carcere di Haze. Il coraggio di quelle persone, che come lui fecero questo atto
eroico per l'Irlanda e tutti i popoli oppressi, è ricordato ancora oggi. Questo
sciopero nella sua tragicità è diventato il simbolo della lotta di liberazione irlandese.
Lo sciopero fu iniziato a marzo e si protrasse fino ad
agosto. Il prezzo pagato fu altissimo, e anche se solo alcune delle richieste furono
conquistate, il merito più grande dello sciopero, fu il movimento di massa che ne
scaturì e che invase le strade d'Irlanda soprattutto nel Nord. La conflittualità
e la massificazione della lotta in quel periodo aprirono un nuovo fronte di lotta
per la causa dell'Irlanda socialista e portarono moltissimi militanti tra le fila
dell'IRA.
A così tanti anni di distanza è bene ricordare le motivazioni
che spinsero queste persone a scarificare le proprie vite. Sicuramente molto lontane
dal cosi detto "processo di pace".
Lottavano contro chi da otto secoli opprimeva ed opprime
tutt'ora la loro terra. Lottavano contro il sistema di sfruttamento e le gabbie
economiche del capitaliamo.
Sono morti perchè volevano un'Irlanda libera.