Quando dai palazzi del potere vi dicono che l'aggredito ha il
diritto di difendersi dall'aggressore, vi stanno facendo entrare in una logica
di sistema, sbagliata, guerrafondaia. È facile entrare in quella logica, perché
gli occhi vedono un popolo invaso e dite: “beh, questa gente deve pure
difendersi”. Ma se vogliamo veramente agire sulla base della questione “aggredito-aggressore”,
scopriremo che ad essere aggredito non è soltanto il popolo che vive in una
nazione, ma tutti noi. Anche il popolo russo è aggredito, e l'aggressore di
tutti noi è il potere in quanto tale, sono i vari governi, è il sistema, sono
tutti i guerrafondai che hanno creato confini e diviso il popolo in vari
agglomerati di schiavi, e non hanno ancora finito di farlo, evidentemente. Allora diciamo
sì alla guerra, volentieri, è necessaria, ma non contro i nostri fratelli e le
nostre sorelle, ma contro chi ci fa credere che oltre il confine c'è un
potenziale nemico o uno straniero. Guerra agli oppressori e ai governi! Siamo
tutti aggrediti! Difendiamoci!