Non basta
constatare la nocività della forma di merce in astratto, occorre poterne trarre
le conseguenze opportune e fronteggiarla, perché la domesticazione sociale ha
la funzione di svalutare i rischi, accrescere la falsificazione e mantenere il
segreto sulla importanza vitale della verità, soprattutto se confrontata con la
menzogna universale delle rappresentazioni separate. Da questo stato di cose se
ne può dedurre una indicazione tattica: considerato che i bisogni umani più
elementari sono disprezzati dalle forme di potere in ogni parte del mondo, che
la sovranità irresponsabile della merce mette nelle mani di pochi, spetta ai
molti riprendersi i loro diritti, anche senza mandato. In questo senso nuovi
territori si aprono alla sovversione, confortati, nelle loro ragioni, dalla
storia che, da tempo, invoca lo smantellamento di ogni forma di produzione
mercantile. Ragioni che, prima di diventare politiche, sono apparse ai grandi
movimenti di massa giovanili come una pulsione alla conservazione di sè. Esse
rappresentano l'espressione di un contenuto universale, che fa dellanuda vita
la sola garanzia possibile alla eradicazione della nocività sociale. L'urgenza
di una tale sovversione ha ragioni che non devono essere né enumerate né
discusse, esclusa una, la più importante, perché, scontate le smorfie che
l'amara medicina comporta, lo spettacolo è capace di attingere delle idee anche
da ciò che detesta di più, pur di trasformarlo in un princisbecco. E' il caso
di cronaca di certe conclusioni nel campo della socialità e delle urgenze
vitali che isocial forum esprimono e i parlamenti assumono per meglio
banalizzarle, considerato che, dal loro macchiavellico punto di vista, è meglio
una città devastata che perduta. In questo contesto, gli interessi e le forme
di socialità che nascono dal basso contengono sempre un germe di sovversione,
particolarmente ostile ad ogni autorità, che non lesina i suoi sforzi per
sradicarle. Il motivo evidente, nulla può alterare l'uniformità mercantile,
dietro la quale si nascondono le ingiurie alla nuda vita, e la memoria di
antiche ribellioni.