La società gestita dai computer, fa
suonare un campanello di allarme, in quanto contiene una chiara previsione del
fatto che le macchine che scimmiottano gli esseri umani tendono ad infiltrarsi
in ogni aspetto della vita delle persone e le costringono a comportarsi come
macchine, I nuovi dispositivi elettronici hanno in verità il potere di
costringere le persone a “comunicare” con essi e con gli altri esseri
umani nei termini dettati dalla macchina stessa. Ciò che strutturalmente non
rientra nella logica della macchina viene filtrato, e in pratica scompare da
una cultura dominata dal loro uso.
Il comportamento meccanico degli esseri
umani incatenati all'elettronica corrisponde ad un deterioramento del loro
benessere e della loro dignità, a lungo andare insopportabile per la maggior
parte di essi. Le osservazioni sulla nocività degli ambienti elettronicamente
programmati dimostrano che in essi le persone diventano indolenti, impotenti,
narcisisti, e apolitiche. Il processo politico si deteriora perché la gente
diviene incapace di governarsi e chiede di essere gestita.
La gestione elettronica della società è questione di ecologia politica. I dispositivi di gestione elettronica devono essere considerati come mutamento tecnico dell'ambiente umano che per essere innocuo deve essere affrontato in termini politici non solo tecnici. Non dobbiamo dimenticare che i dispositivi elettronici, i computer sono risorse produttive e in quanto tali necessitano di un regime di polizia, che sarà presente in forme sempre maggiori e in forme sempre più sottili.
La gestione elettronica della società è questione di ecologia politica. I dispositivi di gestione elettronica devono essere considerati come mutamento tecnico dell'ambiente umano che per essere innocuo deve essere affrontato in termini politici non solo tecnici. Non dobbiamo dimenticare che i dispositivi elettronici, i computer sono risorse produttive e in quanto tali necessitano di un regime di polizia, che sarà presente in forme sempre maggiori e in forme sempre più sottili.