The Leader of the Luddites (Il leader dei Luddisti), pittura del 1812 |
Il luddismo è stato un movimento di sabotatori che
agì principalmente in Gran Bretagna,
soprattutto nei primi decenni del XIX secolo, opponendosi in questo modo alla
violenza dell'industrializzazione forzata e alle conseguenze che ne derivarono.
Il luddismo trae il suo nome da Ned Ludd, operaio, sulla cui
effettiva esistenza non si hanno certezze, che sarebbe divenuto il leader dei
rivoltosi.
La rivoluzione industriale,
che si sviluppò principalmente in Inghilterra determinò un epocale cambiamento
socio-economico. In particolare si radicalizzò lo sfruttamento dell'uomo
sull'uomo: divisione del lavoro e conseguente alienazione. A questa massiccia
introduzione di macchine nelle fabbriche, molti operai reagirono istintivamente
contro di esse, distruggendole e compiendo azioni di sabotaggio.
A capo della rivolta contro le macchine e lindustrializzazione
si pose un certo Ned Ludd,
un operaio tessile presumibilmente di Anstey, vicino a Leicester. Nel 1779, dopo essere stato frustato con l'accusa
di pigrizia sul lavoro o dopo essere stato schernito da giovani del posto,
distrusse due telai per maglieria in ciò che fu descritto come un «impeto di
passione». Tutto ciò fa riferimento ad
un articolo del 20 dicembre 1811 pubblicato
sul The Nottingham Review,
tuttavia non vi è alcuna prova della veridicità della storia.
John Blackner's, nel suo History
of Nottingham, fa invece riferimento ad un certo Ludnam che distrusse alcuni telai per protesta e
fu poi imitato da altri operai tessili. Secondo altri ancora Ned Ludd era solo un'invenzione di coloro
che distruggevano le macchine e dietro il quale si nascondevano per celare la
verità, ovvero che si trattava di una rivolta popolare spontanea che giungeva
dal basso, senza capi o guide avanguardistiche ma non senza esser
disorganizzati.
In ogni caso, a prescindere dall'esistenza o meno di Ned Ludd, si
formò un gruppo di sabotatori che si faceva chiamare i Riparatori di
ingiustizie e che si definivano seguaci di Ned Ludd. Essi venivano
chiamati luddisti o ludditi e furono particolarmente attivi soprattutto
tra il 1811 e
il 1817. La prima azione di cui si ha notizia
certa fu messa in atto il 12 aprile 1811, quando diverse centinaia di uomini, donne
e bambini assaltarono una fabbrica di filati del Nottinghamshire di
proprietà di William Cartwright,
distruggendo i grandi telai a colpi di mazza e appiccando il fuoco alle
installazioni. I luddisti si scagliarono violentemente contro la presenza delle
macchine nelle fabbriche, considerate una vera e propria minaccia alla loro
vita (alienazione, perdita del lavoro, ecc.), anche in numerose altre città della
zona e nel tempo tali azioni si ripeterono costantemente. Secondo lo storico Edward Palmer Thompson il luddismo fu l'ultimo atto dei lavoratori
dopo il fallimento di tutte i mezzi che la legge consentiva (petizioni, appelli
alle autorità ecc.).
La maggior parte dei casi di luddismo o comunque di contestazione
delle conseguenze sociali ed economiche della
rivoluzione industriale si ebbero in Gran Bretagna. L'anno seguente all'attacco
contro la manifattura di William Cartwright, si tenne un processo di massa (164
imputati) che si concluse con tredici condanne a morte. Infatti, il governo
inglese aveva introdotto la Framebreaking
bill: la pena di morte per la distruzione di una macchina. Solamente Lord
Byron aveva osato contestare pubblicamente (27 febbraio 1812) nella Camera dei
Lords tale criminale legge, ma nessuno l'aveva ascoltato. Poco prima di
abbandonare l'Inghilterra, Byron pubblicherà
un poema in cui si legge Down
with all the kings but King Ludd («Abbasso
tutti i re tranne Re Ludd»).
Nel 1813, George Mellor,
uno dei pochi capitani luddisti catturati, fu impiccato. Stessa sorte subirono
in seguito altre persone e così, a causa della durissima repressione subita, il movimento ebbe un periodo di
stasi, salvo riesplodere nel 1816 in concomitanza con la crisi economica. Un
episodio si ebbe il 16 agosto 1819 quando a Saint Peter's Fields, vicino a
Manchester, l'esercito caricò una pacifica manifestazione di 50000
persone, provocando undici morti e circa cinquecento feriti. Al di fuori del Regno Unito uno
delle rivolte più famose si ebbe a Vienna nel
1819 contro il telaio Jacquar (alienante e precursore di nuovi
licenziamenti) e in Svizzera con l'incendio di Uster nel 1832.
Marx ed Engels, sin dal 1848, bollarono il luddismo come un ostacolo al
normale evolvere degli eventi che scientificamente avrebbero portato alla rivoluzione sociale.
Storicamente quindi, anche a "sinistra", il luddismo, e l'azione diretta in genere, è stato spesso denigrato,
incompreso o marginalizzato rispetto all'importanza che realmente ebbe. È da
sottolineare che il luddismo nasce e si sviluppa nel periodo in cui gli inglesi
concentrarono industrialmente al massimo il loro sforzo anti-napoleonico. In un
periodo inoltre in cui l'associazionismo operaio e lo sciopero erano
considerati gravissimi reati cospirativi. forse solo un caso che il parlamento inglese
abrogò nel 1824 la Combination Acts (una legge anti-operai del 1800),
riconoscendo il diritto di associazione, e poi concesse il diritto di sciopero
nel 1831?
«Non deporremo mai le armi prima che la Camera dei Comuni voti una
legge per distruggere tutto il macchinario nocivo alla comunità ed abroghi
quella per l'impiccagione dei Fracassatori dei telai. Ma noi, noi non
presenteremo mai più nessuna petizione: non serve a nulla! Lotta deve essere». (Proclama di Ned Ludd Tratto da La
Rivoluzione industriale, di P. Mantoux)