Gli ecoanarchici tendono a considerare la
civiltà come la logica, le istituzioni e l'apparato materiale dell'addomesticamento,
del controllo e del dominio. Anche se i diversi individui e gruppi danno priorità
ad aspetti distinti della civiltà (per esempio i primitivisti si concentrano tipicamente
sulla questione delle origini, le femministe essenzialmente sulle radici e sulle
manifestazioni del patriarcato e gli insurrezionalisti principalmente sulla distruzione
delle attuali istituzioni di controllo), la maggioranza degli ecoanarchici concorda
sul fatto che essa è il problema di fondo o l'origine dell'oppressione e deve essere
smantellata. L'avanzamento della civiltà può essere descritto a grandi linee come
il passaggio,nel corso degli ultimi 10.000 anni,da un'esistenza integrata e profondamente
collegata alla trama della vita a un'esistenza separata che controlla il resto della
vita. Prima della civilizzazione,si disponeva di abbondante tempo da dedicare ai
propri interessi e piaceri e vi era notevole autonomia e uguaglianza fra i sessi,
un atteggiamento non distruttivo nei confronti del mondo naturale,l'assenza di violenza
organizzata, nessuna mediazione o istituzione formale,buona salute e robustezza
fisica. La civiltà ha inaugurato la guerra, la sottomissione delle donne,la crescita
della popolazione, il lavoro di fatica, il concetto di proprietà, le gerarchie costituite
e praticamente ogni malattia nota, per nominare solo alcuni dei suoi derivati devastanti.
La civilizzazione comincia con e si basa su una rinuncia forzata alla libertà istintiva.
La civiltà non può essere riformata ed è quindi nostra nemica.