Jean-Jacques Liabeuf
(1886-1910) era calzolaio con alcuni piccoli precedenti per furto contro il quale la polizia di Parigi
si accanì con particolare attenzione.
Dopo diversi brevi
soggiorni in galera e dopo il servizio
militare in Africa, Liabeuf si innamorò di una prostituta il cui magnaccia era però un informatore di polizia.
Sicché, ancora una volta, il povero Liabeuf fu arrestato e sbattuto in galera, questa volta con l’accusa per lui infamante
di essere il protettore della sua amata.
Uscito di prigione
nel gennaio del 1910, incazzato come una iena, il calzolaio decise di vendicarsi
dei poliziotti, tali Maugras e Vors,
che avevano voluto incastrarlo. Armato di tutto punto si mise alla loro caccia ma fu intercettato da un’altra
pattuglia. Nello scontro che ne seguì Liabeuf uccise un poliziotto e ne ferì un altro, prima di essere
a sua volta ferito e quindi arrestato.
Jean-Jacques Liabeuf
fu ghigliottinato il 2 luglio 1910 ma la sua esecuzione si trasformò in una grande manifestazione in suo sostegno, con
durissimi scontri tra polizia e circa 10.000 persone che erano intervenute per impedirla.