L’istituzione scolastica
al giorno d’oggi rappresenta una nuova religione inattaccabile e universalizzata,
capace di preparare l'individuo a un consumo disciplinato, diventando così il maggior
datore di lavoro della nostra società. Oggi la maggior parte degli uomini sono utilizzati
nella produzione di richieste che possano essere soddisfatte da un'industria a forte
intensità di capitale. La maggior parte di questa operazione si realizza all’interno
del perimetro scolastico durante la scolarizzazione obbligatoria. La scolarizzazione
serve efficacemente a creare/diffondere/difendere il mito sociale dato, essa é il
rituale di fabbricazione del mito, un rituale su cui la società contemporanea costruisce
se stessa. Ne deriva una società che crede nella conoscenza, nel confezionamento
della conoscenza che crede nell'invecchiamento della conoscenza e nella necessita
di aggiungere conoscenza alla conoscenza.
La conoscenza non
come bene, ma come valore quindi concepita in termini commerciali: conoscenza come
merce.
Gli ultimi 50 anni
di scolarizzazione obbligatoria hanno creato nel mondo occidentale accaniti consumatori
di merce e televisione.
E' stato dimostrato
che non c'è nessuna connessione tra le materie che gli individui hanno studiato
a scuola e l'efficienza degli stessi nei lavori che richiedono una preparazione
in quelle materie.
La scolarizzazione
è un investimento di capitale della società della merce che ha come fine il controllo
sociale, la stratificazione e la creazione di una società di classe suddivisa in
livelli.
Le scuole finiscono
inevitabilmente a produrre un gran numero di emarginati, un numero limitato di successi
e una netta preponderanza di fallimenti. Una sorta di lotteria dove quelli che non
ce la fanno perdono non soltanto quello per cui hanno pagato, ma rimangono segnati
per il resto della loro vita come individui inferiori.