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giovedì 11 ottobre 2012

L'illusione della scelta, le presidenziali americane

Se non sarà il voto ad aiutare la classe lavoratrice americana, cosa allora? Le elezioni presidenziali del 2012 si stanno avvicinando velocemente e gli americani si troveranno a partecipare a questo rituale votando per un candidato del Partito Democratico o del Partito Repubblicano. Il che è un po' come decidere se bere la Coca-Cola o la Pepsi. I Democratici ed i Repubblicani sono costantemente impegnati nell'argomentare e promuovere le loro visioni, rispettivamente quella liberale e quella conservatrice (entrambe facce della medesima svalutata moneta). Non è altro che uno show dovuto da questo sistema bipartitico alle elite corporative ed alle banche internazionali che lo finanziano. I 2 partiti possono avere tonalità differenti, ma alla fine dei conti, sono in pratica la stessa cosa, uno in una scatola blu e l'altro in una scatola rossa, ma quando si aprono queste scatole vi si trova dentro la stessa cosa. Alcuni dicono che i Democratici sono “il male minore”. Il che vuol dire ammettere che essi sono uno dei due mali. L'esperienza mostra che non possiamo battere il male "peggiore" con il male "minore"—perchè essi sono fondamentalmente la stessa cosa. Ad ogni elezione, la classe lavoratrice vota per i Democratici e ad ogni elezione i Repubblicani peggiorano, ma peggiorano pure i Democratici. Entrambi vanno a destra. La conclusione del mandato di Barack Obama giunge come una pugnalata alla schiena per i suoi elettori. Le sue promesse di cambiamento si sono rivelate menzogne, ma questo vale per tutti i presidenti. Promettono al popolo americano che se verranno eletti rafforzeranno il paese, ne miglioreranno le condizioni e miglioreranno le nostre vite. Appena entrano nella Casa Bianca si dimenticano delle loro promesse e e si mettono al servizio degli interessi delle elite corporative. Come scriveva il grande scrittore americano Mark Twain: “Se con il voto si potessero cambiare le cose, non ci farebbero votare”. Secondo l'Ufficio di Statistica sul Lavoro, ad agosto del 2012 il tasso di disoccupazione era dell' 8.1%, ma diventa il doppio nel caso degli afro-americani. Molte persone di colore avevano riposto la loro fiducia in Obama, credendo che quando quest'uomo dalla pelle scura fosse entrato nella stanza ovale, sarebbe stato il presidente che avrebbe migliorato le condizioni delle persone di colore in questo paese, ma non è andata così.
Il Presidente Obama non ha presentato nessun programma per aiutare i lavoratori americani poveri e disoccupati, che sono nella stragrande maggioranza persone di colore; cedendo ad ogni richiesta di parte repubblicana, la sua amministrazione ha espulso più migranti di quanti ne avesse espulso l'amministrazione Bush. Obama aveva detto che avrebbe messo fine alle guerre, ma ha fatto l'opposto fin dall'assunzione del mandato nel 2008. Siamo quasi al 2013 e ci sono ancora truppe di occupazione in Iraq mentre la cosiddetta ‘Guerra al Terrore’ è tuttora in corso in Afghanistan, Pakistan, Yemen, ecc. In più, c'è stato il bombardamento della Libia e ci sono truppe dispiegate in tutta l'Africa Orientale. Obama ha anche firmato la legge nota come National Defense Authorization Act, appoggiata anche da John McCain, in cui si prevede l'arresto e la detenzione di civili, extra-procedurale e senza dovuto processo. Il sistema bipartitico ha smesso di funzionare per gli americani molto tempo fa. Da quando i Democratici ed i Repubblicani si sono rivelati inaffidabili; e allora per chi dovrebbero votare gli americani nell'Election Day? Esiste l'opzione di votare per il candidato di un terzo partito, ma questi altri partiti offrono davvero un'alternativa? Se si guardano da vicino le posizioni di questi partiti terzi, si scopre che hanno piattaforme simili a quelle dei 2 partiti maggiori. Per esempio - il Libertarian Party; che è fondamentalmente la versione giovanile del Partito Repubblicano. I Libertarians hanno la stessa retorica dei Repubblicani, entrambi vengono sostenuti dai Koch Brothers e dalla elite della business class ed esiste una relazione a porta girevole tra i 2 partiti. Le uniche differenze stanno nel fatto che i Libertarians dicono di essere più socialmente liberisti ed a favore della legalizzazione dell'uso delle droghe. L'ex-governatore repubblicano del Nuovo Messico, Gary Johnson (che ha vinto le primarie dei Repubblicani per le elezioni presidenziali del 2012). Proprio come Obama, Johnson sta promettendo la fine della guerra e di riportare a casa le truppe, ma in un dibattito elettorale ha detto: “Le nostre truppe oltremare sono la sola cosa che ci tiene al sicuro dai terroristi”. Se fosse davvero per la fine delle occupazioni d'oltremare in Iraq ed Afghanistan, Johnson avrebbe detto l'opposto di questa falsa affermazione. Egli promette anche di rimettere a posto l'economia. Come vuole fare uscire l'America dalla recessione? Per lo più esattamente come hanno fatto i Repubblicani: più tasse sulla sanità, deregolamentazione, mettere in paese sotto il controllo del grande business--la stessa idea di libero mercato che ci ha portato in questo casino! C'è anche il Green Party, il partito che più degli altri si occupa di ambiente. Hanno idee molto progressiste, ma anche se dovessero entrare alla Casa Bianca, le possibilità di portare avanti dei cambiamenti significativi sono molto esili.
Ogni voto che viene dato è un voto per tenersi un governo che è sempre lo stesso, corrotto! Se vi trovaste a giocare con qualcuno che continua a fare chiacchiere, non vi stufereste davvero di continuare a giocare? Se non sarà il voto ad aiutare i lavoratori americani, cosa allora? E' necessario rendersi conto di quanto contino poco le differenze dal momento che siamo nella stessa barca economica. Uniti potremmo lavorare per avere una migliore sanità, una migliore istruzione, per migliorare i nostri quartieri, per avere un ambiente più pulito, fonti di energia rinnovabili e più pulite e livelli di vita più alti. Il giorno delle elezioni presidenziali, milioni di americani non dovrebbero affollare i seggi, bensì occupare le strade e chiamare alle loro responsabilità le corporations, i politici corrotti a livello federale e locale, chiamare a rispondere dei loro crimini le grandi banche e costringerle a far vedere i loro bilanci! Le banche e le imprese dovrebbero essere occupate e tolte ai loro proprietari. Dovrebbero essere gestite democraticamente dai lavoratori e dalle comunità locali. Per fare questo, è necessario sviluppare un'azione militante di massa, con scioperi, disobbedienza civile, manifestazioni, attività sindacali, occupazioni di posti di lavoro e di scuole, ed in generale sollevare un putiferio.