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giovedì 30 aprile 2020

Torino: 1° Maggio, Le vostre responsabilità non si cancellano!


Due mesi di emergenza sanitaria e sociale dovuta all’epidemia, ancora in corso, di Covid19, hanno stravolto le vite di migliaia di persone e purtroppo lasciato sul campo tantissime vittime. Mentre il lockdown sembra volgere al termine e le misure di distanziamento sociale allentarsi, alle porte della tanto decantata fase 2, ci sembra importante fermarci e ragionare sulle settimane passate e fare il punto della situazione in maniera collettiva.
Rsa trasformate in cimiteri, dormitori abbandonati al contagio, tamponi fatti con il contagocce, sono solo alcune delle colpe e degli errori clamorosi di cui le istituzioni regionali e comunali si sono rese responsabili. Per due mesi, si è accuratamente evitato di chiudere veramente tutta la produzione non necessaria, per non calpestare i piedi a industriali e padroni facendo in modo che lo sforzo per limitare i contagi e i morti, venisse vanificato in nome del profitto ad ogni costo.
Dpi non distribuiti a sufficienza in ospedali, comunità, rsa e dormitori hanno fatto ammalare moltissime lavoratrici e lavoratori del comparto sanitario e operatori e operatrici sociali. Le scelte criminali di Cirio e company, come mandare i/le pazienti Covid nelle rsa, sono sotto gli occhi di tutti, e l’incapacità delle istituzioni di affrontare questa emergenza è palese.
Dall’altro lato, tutte le persone che si sono dovute astenere dal lavoro e quindi dal percepire reddito, sono state abbandonate a loro stesse, al limite hanno ricevuto qualche briciola, come i bonus spesa del Comune, che comunque non sono bastati per tutt*. In molti hanno bruciato in poche settimane i miseri risparmi accumulati negli anni, e chi già non ne aveva si è trovato con l’acqua alla gola. Il sistema capitalista ha mostrato il suo lato più crudele creando una crisi sociale senza precedenti. Non un euro è stato preso dai grandi patrimoni dei super ricchi, ma a chi sta in basso sono stati chiesti sacrifici enormi. L’ Unione Europea, nelle sue istituzioni politiche e finanziarie si prepara a far pagare il conto di questa crisi ai milioni di proletari che abitano il “vecchio continente”.
Molte aziende hanno continuato a lavorare truccando i codici Ateco e hanno costretto migliaia di lavoratori e lavoratrici a rischiare la propria vita, e a volte a perderla, per la produzione di merci non necessarie ad affrontare i mesi d’emergenza.
Chi è rimasto costretto a casa ha visto intensificarsi i controlli di Polizia, e abusi di ogni tipo si sono moltiplicati giorno dopo giorno. Il controllo sociale high-tech sembra esser diventata la nuova risposta dello Stato per limitare sempre di più la libertà collettiva e garantire la propria esistenza e tenuta di fronte alla crisi.
Davanti ad un quadro così drammatico e difficile, crediamo sia fondamentale chiedersi come affrontare questa emergenza sanitaria, senza doversi affidare ciecamente ai dettami incoerenti e schizofrenici delle Istituzioni.
Come si costruisce la possibilità di affrontare questa situazione dal basso? Come costruiamo una responsabilità collettiva capace e all’altezza di sfidare la gestione criminale e poliziesca delle istituzioni?
Come continuiamo a costruire reti di solidarietà e strategie di autorganizzazione in vista della Fase2?
Pensiamo sia importante confrontarsi collettivamente su queste domande per costruire insieme una risposta all’altezza.

Quest’anno non potremo essere in piazza il 1Maggio a causa dell’epidemia in corso, costretti dalla necessità di non contagiarci e ammalarci, ma la nostra rabbia e determinazione sono più vive e necessarie che mai.

Per questo diamo appuntamento a tutti e tutte dalle 13 di questo 1° Maggio sulle libere frequenze di Radio Blackout 105.250.
Qui lo streaming sul sito: http://stream.radioblackout.org/

> CHIAMA AL NUMERO 0112495669
> MANDA UN VOCALE AL NUMERO 3466673263