La maggior parte della popolazione mondiale vive in condizioni
deplorevoli, non perché non è diventata civilizzata o modernizzata, ma perché è
obbligata ad essere la manodopera del cosiddetto potere del primo mondo. Alcuni
di noi vivono nel primo mondo soffrendone, con estrema alienazione, deterioramento
fisico, distorsione psicologica, e vuoto spirituale, non ci sono dubbi che siamo
tutti diretti in un percorso unidirezionale verso la sorte avversa. Quindi nell'essere
anarchici si è automaticamente rivoluzionari, o comunque atti a promuovere l'insurrezione
a scopo di liberazione. Questo può avvenire in diverse forme, ma la riforma dei
sistemi di dominazione non sono punti di vista anarchici. Mentre molte azioni anarchiche
possono essere considerate non violente, non esiste limite da porre alla nostra
resistenza. Come anarchisti, dobbiamo rifiutare i limiti ideologici e filosofici
mentre scegliamo come resistere. L'interazione fisica con l’autorità necessita di
andare oltre la passività e i simboli. Infatti, molti anarchici adottano la violenza
rivoluzionaria come reazione naturale e necessaria all'oppressione. Se noi guardiamo
ovunque nel mondo naturale, osserviamo che l'auto-difesa fa parte dell’istinto umano.
È importante mettere in discussione le limitazioni ideologiche che provengono da
luoghi di estremo privilegio. Molte persone della Terra non hanno la possibilità
di decidere quale sia la risposta più giusta alla dominazione, e spesso devono scegliere
fra la vita e la morte. Non è questione di riflessione personale o di perfezionismo
ideologico; è agire o morire. Questo non significa che tutto deve essere collegato
alla resistenza violenta, ma piuttosto, sapendo che esiste, ammettere che è giustificata
(in molte situazioni), e che non deve essere condannata. La violenza rivoluzionaria,
nelle sue varie forme, è una risposta necessaria alla violenza istituzionale del
sistema, ed è necessaria per la continuazione di tutte le forme di vita.
..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione