Quindi, come possiamo veramente cambiare le cose in modo
che il privilegio sparisca e che le persone siano tanto libere quanto vogliono essere?
Per cominciare dobbiamo uscire dalle nostre zone di sicurezza e ascoltare quello
che i meno privilegiati di noi hanno da dire su come il nostro privilegio li tocca.
Se non attiriamo alcuni tipi di persone nei nostri gruppi e comunità dobbiamo scoprire
perché e fare qualcosa al riguardo. A volte la soluzione è semplicemente ascoltare
quello che i membri di un gruppo escluso stanno dicendo sulla tua comunità, anziché
presupporre di sapere di cosa si tratta. Questo non significa riempirsi di un senso
di colpa paralizzante; significa identificare quali sono i problemi e fare qualcosa
per risolverli. Dobbiamo essere aperti sulle nostre idee e sul perché ci opponiamo
ai sistemi gerarchici che favoriscono alcune persone e alcune culture sulle altre,
e sul perché devono essere cambiati. Anziché allontanare le persone dal coinvolgersi
dicendo loro quanto sono cattive per il fatto di essere privilegiate, abbiamo bisogno
di coinvolgerle di più nel movimento contro il privilegio. Il senso di colpa non
cambia le persone — le scagiona. La colpa fornisce ai privilegiati una piccola punizione
attraverso la quale si sentono assolti per avere uno status privilegiato. Se vogliamo
cambiare il mondo per il meglio abbiamo bisogno di sentirci bene su quello che stiamo
facendo, senza dover affermare una posizione speciale sugli altri o crogiolarci
inutilmente nell'angoscia. È il privilegio che deve essere attaccato, non la persona.
..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione