..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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sabato 18 maggio 2013

Autogestione: istruzioni per l’uso

Autogestione è un composto antico, frutto di centenaria ricerca e di sapiente sperimentazione tramandata da generazioni, che manifesta ancora inalterata la sua carica rivoluzionaria.
Il principio attivo di autogestione è l’azione diretta, una molecola in grado di aggredire i noduli autoritari del corpo sociale, garantendo altresì una fluida circolazione del pensiero e delle esperienze.
Autogestione è disponibile in tre diverse preparazioni: gel, liquida, aeriforme.
Autogestione preparazione gel si somministra nelle fasi acute di occupazioni (oggi meglio note come “riappropriazioni”) di luoghi pubblici o privati: fabbriche, terre, teatri, case, edifici interi. Ha effetto immediato e riesce a contrastare prontamente i fenomeni da sfruttamento di cui quei luoghi sono modello e simbolo.
A più lento rilascio è invece autogestione liquida che trova impiego nel consolidare legami covalenti di affinità: gruppi sociali e di lavoro, in cui la forza del pensiero precede la forza dell’azione.
Autogestione aeriforme è disponibile in flaconcini spray: si consiglia di portarli sempre con sé ed inalare alla bisogna, ogni qualvolta si venga attraversati da impulsi statalisti, capitalisti o semplicemente autoritari; una sola inalazione ripristina l’equilibrio libertario.
Autogestione è un prodotto naturale, estratto da una pianta paritaria che si sviluppa in senso orizzontale (mai in direzione verticale) in terreni ricchi di libertà. Al contrario di altri composti artificiali e di sintesi (democrazia delegata, parlamentarismo, sistemi maggioritari, leaderismo). Autogestione non dà assuefazione passiva. Autogestione, dunque, deve essere assunta in dosi massicce e per periodi prolungati (si consiglia di non privarsene per la vita intera).
Evitare pubblicità ingannevoli: non esiste una ricetta unica per autogestione: ciascuno può preparare, sperimentare, affinare, ricercare la propria autogestione e confrontarla con quella di altri, in un sistema di mutuo soccorso e di libero scambio.
Sino ad oggi non sono stati descritti effetti collaterali di autogestione. L’esposizione prolungata può causare: euforia, senso di liberazione dai vincoli, solidarietà, partecipazione, autodeterminazione, indipendenza, autonomia prolungata, godimento per la propria unicità.
Autogestione manifesta effetti sinergici con ribellione, rivolta, lotta: si raccomanda di associare tutte le componenti per moltiplicare l’efficacia del composto.
Tenere autogestione fuori dalla portata di: soggetti autoritari quali fascisti e stalinisti; riformisti e riformatori; socialdemocratici e liberali; mestatori; politici di professione; preti e bigotti; sbirri e giudici; mafiosi e intrallazzasti; conduttori televisivi. Somministrare autogestione ai bambini sin dalla tenera età.
Autogestione è ricca di componenti sociali e politiche; maneggiare con cura e con affetto.
Nessuno può sottoporre autogestione a controllo: autogestione è esente da ticket.
Autogestione è un prodotto del pensiero e della sperimentazione anarchica. autogestione non ha copyright: sta a chi la usa saper distinguere l’originale dalle imitazioni.