L’intelligenza collettiva non è semplicemente un modo di lavoro collettivo,
è anche una modalità operativa di conoscenza del mondo, creata dall’umanità nel
suo procedere storico con un'enormità di artefatti cognitivi, disseminati negli
oggetti, nei testi, nei comportamenti e nella lingua in generale. In pratica il processo del nostro pensiero non
si avvale esclusivamente degli input che emergono dall'interno, ma si appoggia a
una parte della mente disseminata negli artefatti cognitivi di cui il mondo abbonda
e nelle molteplici culture che si sono susseguite, mescolate e rielaborate. Questo
vuol dire che non possiamo fare a meno dell'intelligenza collettiva per elaborare
pensieri sensati, quindi qualsiasi cosa prodotta da ognuno di noi è contemporaneamente
anche il frutto dello sforzo del resto della collettività nello spazio e nel tempo.
È difficile quindi pensare di poter assegnare ad alcuni il diritto di
possedere una proprietà intellettuale esclusiva su qualcosa.
Il Copyright, la «riserva del diritto d'autore sulla riproduzione di
un'opera» (libro, disco, programma che sia), è un chiaro esempio di come sia il
denaro a scandire la nostra vita, a regolarla e ad orientarla. Quando andiamo in
libreria e acquistiamo un libro, sborsando una somma più o meno elevata, ne usciamo
solitamente soddisfatti di poter godere un bene che riteniamo di aver liberamente
scelto. Ma non è proprio così. La nostra scelta dipende dalle nostre possibilità
economiche, dalla selezione di libri che qualcuno ha messo "a nostra disposizione";
qualcuno che a sua volta ha dovuto scegliere fra i libri che un altro ancora ha
scelto per lui. Dunque il lettore è condizionato dalle scelte del libraio, che è
condizionato dalle scelte del distributore, che è condizionato dalle scelte dell'editore.
Il risultato di questo iter non ha nulla a che vedere con il nostro "sapere
e la nostra "cultura", ma solo col conto in banca dei tanti bottegai.
In tutto ciò il copyright svolge un ruolo importante, determinando le scelte di
un editore, il prezzo di un libro, la sua stessa presenza in libreria, fino alla
nostra possibilità di acquisto.
Come ogni proprietà. esso è un furto.