Nelle democrazie dello spettacolo è
d’uso andare a votare vecchie e nuove caste politiche, anche se tutti ormai
sanno che il popolo conta soltanto il giorno delle elezioni, forse. Il
patriottismo, del resto, come le elezioni, è l’ultimo rifugio delle carogne o
della servitù volontaria. Le mafierie della politica, non importa quale
bandiera o crocifisso hanno arraffato... rappresentano solo se stesse e i
politici di professione sono tutti coinvolti dentro il malaffare... le
connivenze con la criminalità organizzata sono frequenti, nemmeno troppo
celate, e contribuiscono al gioco al massacro delle Borse internazionali, delle
guerre neocolonialiste, dell’impoverimento sistematico del Sud della terra...
le guerre del petrolio, dei diamanti, dell’acqua, dei brevetti, i terrorismi
delle religioni monoteiste... figurano il trionfo del mercimonio e i genocidi
sono il banchetto televisivo quotidiano, orchestrato con arguzia e
sottomissione al potere in carica, dall’impero dei mass-media. Le elezioni
esprimono una liturgia della vergogna. La demagogia è il vocabolo usato dalla
politica quando la democrazia è calpestata. La gloria degli imbecilli passa
dall’urna elettorale e l’umiliazione dell’intelligenza è la cassa di risonanza
della memoria storica svilita di ogni valore sociale uscito dalla Resistenza.
La democrazia partecipata è un sogno violato dai pregiudizi e dall’arroganza
dei potenti. Ogni stupidità si uccide da sé. L’amore per la verità è ciò che
gli imbecilli rifiutano. Il popolo non elegge chi lo rispetta, ma chi lo
affossa, lo calpesta, lo umilia fino a renderlo schiavo e servo della propria
mediocrità. Gli uomini del no! non stanno al giogo. Nessun uomo è innocente se
da qualche parte del mondo ci sono uomini, donne, bambini... che muoiono per
fame o sono incatenati torturati, uccisi per le loro idee di libertà... l’uomo
del no! è l’uomo in rivolta contro le sofferenze dei poveri più poveri del
pianeta e sa che l’unica risorsa per la quale combattere o morire, anche, è la
sua dignità. “Non esiste coscienza che nelle strade!” (Albert Camus). La
mercificazione delle idee segna la degradazione sociale e la forma-spettacolo
diventa il feticcio al quale uniformarsi. Gli indesiderabili sono tutti quelli
che vanno a meticciare la società che viene e, a ragione, sfondano le frontiere
degli stati. L’uomo del no! È l’uomo della conoscenza, l’uomo che azzera
l’immondezzaio della politica e della fede e fa della propria bellezza
fraterna, il principio di tutte le disobbedienze. Il tramonto degli Dei passa
dalla messa a fuoco della menzogna elettorale, che non solo è necessaria, ma è
auspicabile. Quando gli uomini e le donne chiederanno (con tutti i mezzi
possibili) alle baldracche della politica e ai tenutari delle religioni il
rispetto degli oppressi... ci sarà la rivoluzione dell’intelligenza nella
strade della terra.
..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione