A Madrid, nel 1964, la polizia arresta
un giovane scozzese, giunto appositamente dall'Inghilterra per organizzare un
attentato contro il dittatore Franco. Il giovane ha solo 18 anni, essendo
nato nel 1946 a Glasgow, ed è cresciuto nel clima di dura lotta proletaria
esistente nel capoluogo scozzese, dove molti minatori continuano da decine di
anni a tenere in vita le tradizioni del socialismo libertario. Stuart
Christie - così si chiama il giovane anarchico - viene condannato a venti
anni di galera dalla corte marziale sotto l'accusa di "banditismo e
terrorismo", prima ancora che l'attentato possa essere tentato. Dopo tre
anni di detenzione al Carabanchel, il famigerato carcere madrileno, ed in
altri reclusori franchisti, Christie viene liberato nel settembre del 1967,
in seguito alle forti pressioni dell'opinione pubblica inglese. Tornato
libero a Londra, insieme ad altri compagni fonda l'"Anarchist Black
Cross" (Croce Nera Anarchica), un'organizzazione specifica per aiutare i
detenuti politici anarchici nelle galere franchiste, tramite l'invio di
generi di prima necessità, la pubblicazione dei loro documenti pervenuti
clandestinamente, la costante attenzione a tutte le manovre repressive
dell'apparato poliziesco del Caudillo. I precedenti storici non mancano. Già
nel 1907 i profughi politici russi avevano organizzato una Croce Rossa
Anarchica (più tardi divenuta Croce Nera Anarchica) con lo scopo di aiutare i
compagni imprigionati nelle carceri zariste. Dopo la rivoluzione russa del
1917, in cui ebbero tanta parte, gli anarchici si trovarono ad affrontare la
repressione bolscevica, che certo non fu meno sanguinaria di quella degli zar
deposti; così gli anarchici sfuggiti alle persecuzioni dei nuovi dittatori
"rossi" cercarono in ogni modo di comunicare e di aiutare i
militanti detenuti, a volte internati nei famigerati campi di lavoro
siberiani. La solidarietà internazionalista degli anarchici raggiunse, nel
periodo fra le due guerre mondiali, anche le vittime politiche in Italia, in
Germania, e soprattutto in Spagna. A Milano, nei primi mesi del 1969, con
quasi involontaria tempestività, sorge la CROCE NERA ANARCHICA che mutua il
nome della Black Cross ed intende affiancarsi ad essa ma che subito si trova
a dover operare "in casa". Infatti proprio in quell'epoca iniziava
con gli attentati fascisti del 25 aprile (alla Fiera Campionaria ed alla Stazione
Centrale di Milano) e con l'arresto di alcuni giovani libertari, la manovra
anti-anarchica di provocazione-calunnia-repressione, che doveva culminare
sempre a Milano il 12 dicembre dello stesso anno (con la "strage di
stato" di Piazza Fontana). Così all'azione pro-Spagna dapprima si
affianca, poi la sostituisce quasi completamente l'azione anti-repressiva in
Italia, non solo con l'invio di denaro agli arrestati, ma anche e soprattutto
con l'organizzazione di manifestazioni di vario genere per sensibilizzare
l'opinione pubblica, con la pronta e precisa risposta data alle calunnie
diffuse dalla polizia e dai suoi portavoce. La pubblicazione di un bollettino
interno del movimento anarchico, di cui sono usciti 9 numeri, ha permesso
periodicamente ai compagni interessati di conoscere notizie sulla repressione
anti-anarchica e sulle attività della "Croce Nera Anarchica"
stessa. In questa diversificazione di attività
(controinformazione interna ed esterna al movimento anarchico), oltre che in
maggior dinamismo e tempestività, la "Croce Nera Anarchica" si
differenziò dal "Comitato Nazionale Pro Vittime Politiche" (CNPVP),
con cui peraltro collaborò fraternamente; quest'ultimo organismo opera da una
ventina d'anni in Italia, ma, per sua natura, si limita ad aiutare
materialmente gli anarchici incarcerati. Il lavoro specifico della
"Croce Nera Anarchica" si è dimostrato particolarmente utile dopo
gli attentati di Milano e Roma del 12 dicembre 1969, che hanno provocato
l'accentuarsi della repressione. Il contatto con gli avvocati difensori dei
molti compagni incarcerati, i comunicati e le conferenze-stampa sono stati i
principali momenti dell'attività "esterna" di questa
organizzazione, che ha così contribuito, fra l'altro, a sconfiggere la
campagna di calunnie contro Giuseppe Pinelli, scatenata dalla polizia e dalla
stampa di regime subito dopo la sua morte. In questo contesto, la "Croce
Nera Anarchica" ha bloccato sul nascere un tentativo poliziesco di
coinvolgere Pinelli in un traffico d'Armi con la Resistenza greca, smentendo
categoricamente, prima ancora che fossero diffuse ufficialmente, queste voci,
cosicché questa ennesima provocazione fu subito fatta rientrare.
Contemporaneamente la "Croce Nera Anarchica" ha curato la
pubblicazione del libro "Le bombe dei padroni" (luglio 1970),
organizzando anche la distribuzione, in molti centri grandi e piccoli, del
filmato su Pinelli, realizzato dal Comitato dei cineasti contro la
repressione; ha inoltre organizzato il viaggio e le conferenze tenute in
molte città italiane dal compagno anarco-sindacalista Miguel Garcia Garcia
(novembre-dicembre 1970), appena rilasciato dopo vent'anni trascorsi nelle
carceri franchiste. Dopo aver proseguito la sua opera per tutta la campagna
di controinformazione e di lotta contro la "verità" di Stato e per
la scarcerazione di Valpreda e compagni, proprio in prossimità del
raggiungimento di questo obiettivo la CROCENERA ANARCHICA si scioglie,
passando a tutti gli effetti la mano al movimento anarchico ed ai suoi
organi. |