..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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giovedì 26 marzo 2015

25 marzo 1871: la Comune di Parigi

Il 25 marzo 1871, i cittadini di Parigi, che già dal 18 marzo avevano, con una rivolta, assunto il controllo della capitale, prendono anche formalmente il governo della città, dando inizio a quell'esperienza rivoluzionaria che prese il nome di Comune di Parigi.
La Comune di Parigi si inserisce in un contesto europeo di profondi mutamenti geopolitici, caratterizzato anche da numerosi percorsi rivoluzionari. Nell'ambito francese in particolare, gli albori della Comune si vedettero in un momento in cui le truppe prussiane avevano da poco abbandonato Parigi (dopo un assedio durato diversi mesi, dovuto dalla sconfitta dell'imperatore di Francia Napoleone III da parte dei prussiani, sconfitta dalla quale nacque la Terza Repubblica). Il netto peggioramento delle condizioni di vita, la scarsità dei beni di prima necessità dovuta alla guerra fu la base sulla quale si innescò la giornata di insurrezione del 18 marzo, durante la quale la Guardia Nazionale, una specie di forza armata composta da volontari per aiutare la difesa della città durante l'assedio, insieme a disertori dell'esercito e alle masse popolari armate, presero il controllo della città. L'amministrazione venne affidata ad un comitato centrale, che si preoccupò di organizzare delle elezioni, dopo le quali, il 25 marzo venne formato un vero e proprio governo, che assunse una chiara matrice socialista, tanto è vero che tra le prime decisioni prese vi fu quella di sostituire al tricolore la bandiera rossa. Il governo rivoluzionario, che tra l'altro mantenne una buona popolarità e seppe garantire un certo livello di servizi pubblici, prese numerosi provvedimenti: dall'eliminazione dei turni notturni dei panifici, all'istituzione di una pensione per le vedove e gli orfani di guerra, dalla restituzione dei beni dati in pegno allo stato durante l'assedio, al riconoscimento del diritto dei lavoratori di impossessarsi della propria fabbrica se abbandonata dal proprietario.
Molti di questi provvedimenti però non poterono essere applicati vista la breve vita che ebbe la Comune e la tragica fine che subì. A partire dal 2 aprile infatti, il governo precedente alla Comune (guidato da Adolphe Thiers) iniziò con il suo esercito una serie di attacchi alla città di Parigi, fino ad arrivare a forzarne le mura, il 21 maggio 1871, data presa convenzionalmente come fine della Comune. Fino al 28 si combatté a Parigi, in una battaglia quartiere per quartiere, finché le truppe di Thiers non arrivarono a prendere l'ultima barricata, nel quartiere di Belleville. Durante la settimana tra 21 e 28 maggio si contarono circa 30'000 morti e altrettante furono le successive condanne eseguite nei confronti di chi venne ritenuto esponente della Comune.