..............................................................................................................L' azione diretta è figlia della ragione e della ribellione

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martedì 17 maggio 2016

Contro guerra, sfruttamento, TAV e salvabanche ... la soluzione è la lotta!

Crisi, guerra, migrazioni ci sono imposte da chi governa il mondo! Scelte attuali dei potenti per confermare e accrescere il loro dominio e i loro profitti. Scelte i cui costi di distruzione, impoverimento, precarietà e insicurezza pesano oggi sempre più su tutti e sul proletariato globale. Anche noi che viviamo nell'occidente sviluppato siamo sempre più investiti da processi di impoverimento.
Quando ci parlano di crisi ci dicono che la deriva dell'economia è causata dal fatto che non garantiamo sufficiente flessibilità, dal costo delle pensioni, dal debito pubblico che va affrontato con tagli ai redditi, alla sanità, alla scuola. Noi siamo i colpiti, ma nel nome degli interessi generali e dell'Europa gli interventi dei governi sono tutti volti a aprire ulteriori spazi a possibili speculazioni della finanza piratesca, a salvare le banche che hanno truffato ed espropriato i piccoli risparmiatori, a regalare ad industriali e petrolieri possibilità di accumulare con l'incremento dello sfruttamento e dei ricatti di chi lavora e sul depredamento e inquinamento di acqua, aria e terra.
Quando ci parlano di esportare la democrazia intendono aprire nuovi scenari di guerra e distruzione per favorire destabilizzazioni e l'insediamento o la permanenza di grandi gruppi multinazionali dell'energia, delle materie prime e degli alimenti. Il quadro mediorientale e africano sono diventati da decenni territori da conquistare da spartire e da depredare. Ma i costi umani ed economici di queste distruzioni pesano sulle popolazioni colpite, ma dobbiamo anche pagarli noi. Le spese per gli armamenti, per le missioni incrementano fortemente il debito pubblico che poi imporranno di ridurlo con ulteriori tagli che influiranno sempre sulle nostre condizioni di esistenza.
Quando parlano di minacce per i confini sanno benissimo che i grandi flussi migratori odierni sono causati, dal sostegno che i governi offrono alle oligarchie e ai governi autoritari che opprimono i ceti subalterni dei paesi dominati, dalle attuali guerre e dalle depredazioni che sconvolgono, sradicano e cacciano masse sempre più enormi di popolazioni ridotte alla fame e alla distruzione di quanto avevano e della loro stessa vita. Tutti sanno benissimo che il rancore e l'odio provocato producono volontà di rivalsa, nuove ideologie e nuovi fanatismi che si possono poi concretizzare in attentati e terrorismi e fondamentalisti. Ma se poi le carneficine avvengono nei luoghi in cui vive la gente comune I potenti sanno di poter utilizzare ogni minaccia per accrescere il controllo e la militarizzazione delle metropoli e dei territori, per imporre nuovi giri di vite destinando risorse a garantire "la sicurezza" e queste scelte accrescono ancora la potenza degli apparati finanziari e militari.
La politica di chi domina mira oggi gestire le crisi incrementando le contrapposizioni tra i territori e le classi subalterne. La produzione di mobilitazioni mediatiche costruendo falsità e minacce inesistenti genera inevitabilmente insicurezze e timori che portano a credere che il nostro malessere sia dovuto alla presenza degli stranieri che "ci rubano il lavoro" e minacciano la nostra sicurezza.
Si vuole fomentare le contrapposizioni tra poveri per evitare che il malessere sociale si organizzi e si contrapponga alle istituzioni e agli assetti dominanti che sono responsabili del nostro impoverimento e della nostra precarizzazione.
A due anni dalla nascita del governo Renzi i giochi si sono svelati chiaramente. Dietro le promesse di cambiamento sono emerse politiche razionalizzatrici che hanno sostenuto fortemente gli interessi dei ceti finanziari ed industriali. Grandi opere, soldi alle banche, distruzione dei territori e dell'ambiente.
Mai la disoccupazione giovanile è stata cosi alta, mai i processi di esclusione e di impoverimento hanno toccato così tante parti della popolazione e dei territori del nostro paese.
Mai i processi di repressione sociale sono stati cosi forti: sfratti, pignoramenti, sequestri di case, tagli dei servizi e dei sussidi, aumento delle tariffe, dei costi del­la sanità. Mentre gli Enti Locali erogano sempre meno servizi.
Mai processi di repressione giudiziaria hanno colpito così tante persone che partecipano ai conflitti sociali: solo a Torino più di trenta giovani sono stati arrestati, processati, fatti oggetto di misure giudiziarie perché si sono contrapposti a sfratti o a manifestazioni di fascisti e razzisti.
Bisogna far maturare nel paese la giusta avversità contro le Istituzioni che garantiscono ormai solo gli interessi di pochi privilegiati ed elargiscono soldi per salvare le banche che espropriano i piccoli risparmiatori, fanno vincere appalti milionari ai parenti dei ministri mentre impediscono ai giovani di accedere al reddito necessario per vivere e riprodursi. Impedire la realizzazione delle grandi opere, impedire gli sfratti, impedire la segregazione degli immigrati e la marginalizzazione dei giovani non può che avvenire tramite la costruzione di nuove e forti forme di conflitto e contrapposizione.
Guerra, Crisi ed espulsioni si fermano solo costruendo una forte mobilitazioni contro le istituzioni: locali, nazionali ed Europee.
Impariamo a identificare e a combattere i nostri veri nemici: Renzi, Salvini, Hollande, Merkel, Draghi sono i più visibili.... Bene! Incominciamo a contrastarli!